“Antognoni è un simbolo di inestimabile valore che splende di luce propria.
Lo sapete perché?
Non solo per quelle 361 presenze e per quei 61 gol – ha spiegato il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – non solo per il fatto che il 22 novembre 1981 uno scriteriato intervento del portiere del Genoa Silvano Martina gli fratturò l’osso cranico provocandogli la temporanea interruzione del battito cardiaco ma poi riuscì a tornare; non solo per il fatto che tre anni dopo un intervento di Luca Pellegrini gli procurò la frattura scomposta di tibia e perone riuscendo ancora una volta a tornare a giocare; non solo per il fatto che ha resistito alle “sirene” ammaliatrici dei grandi club per tanti anni credendo in una maglia ed in una città.
Giancarlo Antognoni è uno di noi perché è la bandiera della Fiorentina e di Firenze.
Quella Firenze – ha aggiunto Fabio Giorgetti – appassionata, sognatrice, entusiasta ma conscia del suo fascino, della sua storia e del suo prestigio, che si culla del suo valore.
Quella Firenze che reputa più importante avere ‘valori veri’ come un campione unico ed inimitabile ed avere nelle proprie società sportive la foto di quello che rappresenta il simbolo di un calcio che ormai sta scomparendo.
Quella Firenze che attribuisce al ‘rispetto’ un valore primario, che non va in base ai soldi che investì ma va in base ai tuoi comportamenti, alla cortesia e all’educazione che trasmetti nei tuoi comportamenti anche quando prendi le decisioni più difficili e sgradite.
Quella Firenze – ha concluso il presidente della commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – che ama una squadra vincente ma preferisce avere un cuore pieno di gioia per aver combattuto per i propri valori, che non sono comprabili da nessuno.
Perché spiegatelo a tutti, noi siamo Firenze e Firenze, Antonio, non farà mai a meno di te”. (s.spa.)