Votato l'atto presentato dal gruppo e fatto proprio dalla Commissione consiliare Pace e Diritti Umani
"In Iran nel 1979 con l’affermarsi della rivoluzione khomeinista sono state introdotte una serie di misure restrittive della libertà delle donne, quali la proibizione di alcuni mestieri, il divieto di assistere alle competizioni sportive maschili perché contrarie alla morale religiosa tra cui l’obbligo per le donne di indossare il velo (“hijab”) in pubblico. - affermano la Consigliera comunale Donella Verdi, insieme ai Consiglieri Giacomo Trombi e Tommaso Grassi -. Ormai da tempo è in atto la campagna “My Stealthy Freedom” per affermare la libertà delle donne attraverso la pubblicazione su facebook e su altri social network, di foto e video mostrando i volti senza indossare lo “hijab” con lo scopo di far conoscere al mondo la loro resistenza contro le leggi imposte dal regime e ribadendo il diritto di scegliere se indossare o no il velo. A tale forma di protesta si è aggiunta la campagna “White Wednesdays”, i mercoledì bianchi che si ripete ogni mercoledì in cui le donne si tolgono e sventolano il velo nelle strade più affollate del paese. Dal 2 gennaio di quest’anno sono almeno 29 le donne arrestate a Teheran per essersi mostrate con il capo scoperto e che per questo rischiano fino a due mesi carcere."
"La Risoluzione chiede di sostenere e divulgare le campagne “My Stealthy Freedom” e “White Wednesdays”, chiede che il Governo intervenga presso le Autorità iraniane per porre fine alla persecuzione delle donne che protestano contro le leggi islamiche tra le quali quelle sull’abbigliamento che impongono l’obbligo di indossare il velo, chiede all’Unione Europea e all’Organizzazione delle Nazioni Unite di intervenire presso le autorità iraniane affinché cessino le umiliazioni, le politiche discriminatorie e la privazione dei diritti nei confronti delle donne, dei minori e delle minoranze etniche e religiose". (fdr)