“Alla fine del mese che ci siamo appena lasciati alle spalle, con una preapertura il 30 e l’inaugurazione vera e propria il giorno seguente, ha riaperto le porte il Centro Commerciale di Ponte a Greve.
Ricordiamo tutti che il 3 giugno dello scorso anno, durante alcuni lavori di manutenzione, si sviluppò un devastante incendio al centro commerciale.
Le immagini le abbiamo viste – ricorda il consigliere del Partito Democratico Francesco Pastorelli – e facevano davvero impressione. Per fortuna il rispetto dei piani di evacuazione ed il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco evitarono vittime e feriti ma il danno alla struttura fu notevole e comportò la chiusura di un centro che non è solo un supermercato ma un grande spazio di aggregazione per la comunità di Ponte a Greve e per tanti altri residenti del Quartiere 4, ma anche di Scandicci.
Per lunghi mesi le attività e l’accoglienza clienti sono state riorganizzate e si è sperimentata la vita sotto la “tenda”, una grande tensostruttura, ricavata nel parcheggio, per continuare a offrire un servizio e un luogo di aggregazione alla popolazione.
A tempo di record per il nostro paese, grazie allo sforzo di Unicoop, dell’amministrazione ma anche, e soprattutto, dei lavoratori, il centro commerciale di Ponte a Greve ha riaperto ufficialmente il 31 marzo scorso. Si tratta davvero di una bella notizia, sia per gli addetti al negozio, sia per i tanti cittadini di Ponte a Greve che ritrovano quello che non è solo un esercizio commerciale – aggiunge Francesco Pastorelli – ma un grande luogo di socialità ormai entrato a far parte della vita dei residenti.
Il nuovo centro riparte o, per meglio dire, rinasce con un design moderno, con spazi ed espositori riorganizzati più a misura d'uomo ed una maggiore attenzione all’inclusività ed interattività, anche con le nuove generazioni, attraverso l'uso delle tecnologie di connessione ma, soprattutto, si caratterizza per alcune scelte di sostenibilità ed attenzione all'ambiente come la “porta verde” che accoglie i visitatori all’ingresso con piante coltivate sfruttando la coltura idroponica nonché per la maggior valorizzazione dei prodotti locali.
In ultimo, in questi tempi di crisi e di pesanti vicende occupazionali che vedono protagoniste, spesso in negativo, le grandi aziende rispetto al personale, piace sottolineare lo sforzo della cooperativa in accordo coi dipendenti, per cui tutti i 250 addetti, fino all’attuale riapertura, sono stati ricollocati in servizio presso altri negozi conservando lo stipendio senza l’uso di tagli, cassa integrazione o altri strumenti offerti dall'ordinamento.
Un bell’esempio – conclude il consigliere PD Francesco Pastorelli – di come amministrazione, cooperazione e capacità economica possano lavorare in sinergia per lo sviluppo del territorio”. (s.spa.)