Fratelli d'Italia: "Tassa sui rifiuti in aumento: inaccettabile"

Protesta del partito di Giorgia Meloni oggi sotto Palazzo Vecchio

"L’aumento del costo sui rifiuti - che vede un incremento del 6% rispetto agli anni precedenti e che varrà fino al 2025 - è stato deciso dall'Ato per frenare un deficit di bilancio di 51 milioni accumulati da ALIA, la cui amministrazione è al centro di grosse inchieste per via di un presunto smaltimento illecito, imponendo così ai cittadini di Firenze, Prato e Pistoia dei rincari spaventosi.
Come Fratelli d’Italia abbiamo abbandonato l'aula per protesta contro questa follia che, già nel 2019, aveva visto un surplus aggiuntivo al quale non ha fatto seguito una crescita nella qualità dei servizi, delle infrastrutture e della gestione dei rifiuti. Troviamo ingiusto che per riequilibrare il buco economico venga aumentata la Tari, gravando su imprese e cittadini. L’amministrazione prenda la decisione giusta: utilizzi i fondi di riserva per sanare il debito, evitando alle famiglie l’ennesima ed ingiusta stangata economica. 
E, a fronte degli aumenti, abbiamo la raccolta differenziata imposta a ogni costo in zone inadatte e gli sfalci promessi ma mai aumentati, un problema che ogni fiorentino che frequenta le aree pubbliche vede con i propri occhi, quando deve pulire i propri animali domestici dai forasacchi".

Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai, che oggi durante la seduta del Consiglio comunale sono scesi in piazza della Signoria per un sit in di protesta. Con loro erano presenti il consigliere FdI al Q2 Simone Sollazzo, Paolo Marcheschi (vice presidente dell'assemblea nazionale) e il dirigente Giovanni Gandolfo. (fdr)

 

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