“Il sindaco Nardella si esprima e prenda una posizione”
“Continua il conflitto di interessi per chi fa cultura agevolata dai propri incarichi. Il Gabinetto Viesseux è diventato il trampolino di lancio per autopromozione della presidente Donati e delle persone a lei vicine”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di opposizione in Palazzo Vecchio, attacca. E spiega: “La mattina gli ospiti dell'istituzione pubblica sono coinvolti in iniziative del Gabinetto Vieusseux e vengono rimborsati di vitto e alloggio, oltre ad un contributo di 1000 euro: poi nel pomeriggio sono ospiti dell'associazione privata fondata dalla presidente del Gabinetto Vieusseux. Facile fare eventi e cultura in questo modo. Ospiti pagati dal pubblico, e poco importa se si tratta di un progetto finanziato dalla Cassa di Risparmio, che poi partecipano ad altri eventi privati. Non ce l'abbiamo certo con gli intellettuali e scrittori coinvolti come ospiti, anzi siamo contenti del loro coinvolgimento, ma di chi se ne approfitta contando sulla propria posizione istituzionale."
"Ma non solo: nelle sovrapposizioni di ruolo e nella situazione di inopportunità gode di ottima compagnia, infatti non è la sola a confondere i ruoli. Ad esempio il responsabile del Museo del Novecento, il Dottor Risaliti, organizza nel suo ruolo pubblico la preview di una mostra in partnership con il Comune di Firenze e Muse, in sedi di associazioni private in cui egli stesso ha un incarico come docente. Un puro caso che, anche in questo caso, si tratti della scuola di scrittura fondata da Alba Donati? Sembra quasi uno scioglilingua ma è proprio così” aggiunge il capogruppo.
“E mi spiego meglio, ad esempio Risaliti è direttore del Museo Novecento, consulente Muse e anche docente di Fenysia, l'associazione privata di Alba Donati. Tutto torna no? Ma è ancora più spudorato il comportamento di queste persone – conclude Grassi - che organizzano iniziative per la mattina che ospitano intellettuali pagati da fondi pubblici e nel pomeriggio organizzati dall'associazione privata i cui vertici coincidono”. (fdr)