“Le atrocità che sono state compiute tra il 1939 e il 1945 – ricorda il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – sono state il culmine di un processo di migliaia di anni di opposizione all’esistenza del popolo ebraico, opposizione che si è inasprita quando sono stati deportati.
Da allora, la persecuzione contro gli ebrei prosegue – se non con armi convenzionali, con armi che mirano alle coscienze, sotto forma di delegittimazione dell’idea stessa di Stato ebraico, uno stato democratico, che dà uguali diritti a tutti i suoi cittadini – senza distinzione di razza o di sesso. Stiamo assistendo – prosegue il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – ad una nuova ondata di antisionismo che deve essere condannata.
È bene ricordare che chiunque lavori per la delegittimazione di Israele nel mondo, con false affermazioni o chiedendo il suo boicottaggio, e chiunque lavori per cancellare l’ebraicità dell’unico stato al mondo del popolo ebraico – conclude il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – è da considerarsi antisemita. Dobbiamo lavorare, tutti insieme per creare una nuova mentalità ed una nuova amicizia tra i popoli. Il monito che ci ha lasciato la Shoa non deve andare perduto. Il giorno della Memoria deve servire anche per rinnovare le coscienze, per creare una società tollerante e libera”. (s.spa.)