Grassi: "Varichina nell'acqua alle Piagge, l'amministrazione comunale faccia chiarezza con Publiacqua"

Depositata un'interrogazione urgente

Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi

"Tra il 22 e il 24 gennaio, Publiacqua ha distribuito alle Piagge acqua addizionata di varichina. Publiacqua avrebbe quindi diffuso un comunicato agli interessati, in cui avrebbe precisato che si sarebbe trattato di un fenomeno dovuto all’esaurimento dei filtri in carbone, un inconveniente che però sarebbe stato segnalato in anticipo dal sistema di telecontrollo, e che non ci sarebbero stati pericoli per la salute umana. Fatto sta che ci sono stati cittadini che si sono sentiti male dopo aver bevuto quell’acqua. Fatto sta che nei bagni dove si usava quell’acqua l’odore era insopportabile.

Il nostro Gruppo ha così depositato un atto affinché l’Amministrazione comunale faccia chiarezza su questo episodio, perché se Publiacqua esige giustamente che le bollette siano pagate a fronte di un servizio reso, quel servizio deve essere quello per cui si paga. E quindi l’acqua deve essere acqua, deve poter essere bevuta dai fontanelli e deve potere essere usata per lavarsi senza che si sviluppino vapori di cloro nei bagni". (fdr)

Questo il testo dell’interrogazione urgente inviata all’Amministrazione:

Oggetto: Acqua e varichina? No grazie

Il sottoscritto Consigliere,

Appreso dalla stampa e da comunicazioni via social-media che, tra il 22 gennaio e il 24 gennaio uu.ss., nelle utenze domestiche della zona delle Piagge e dal fontanello di Via della Sala sarebbe stata distribuita acqua dal sapore di varichina;

Appreso anche che vi sarebbe stati casi di lievi malori dopo l’ingestione e permanenza di vapori di cloro dove fosse stata usata per uso sanitario (bagni, docce);

Appreso infine del comunicato diffuso da Publiacqua agli interessati, in cui verrebbe precisato che si sarebbe trattato di un fenomeno dovuto all’esaurimento dei filtri in carbone, debitamente segnalato in anticipo dal sistema di telecontrollo, e che non ci sarebbero stati pericoli per la salute umana;

SI INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE PER SAPERE:

1. Quali siano i dati delle analisi effettuate dal laboratorio di Publiacqua, con particolare riferimento agli sforamenti dei limiti di sostanze estranee all’acqua o soggette a precise limitazioni quantitative;

2. Quali e quanti siano gli eventuali sforamenti “fuori limiti” si siano eventualmente verificati tra ottobre 2018 a tutt'oggi;

3. Perché Publiacqua, avendo avuto l’allarme dal sistema di telecontrollo in anticipo rispetto all’evento, non è intervenuta per tempo;

4. Se Publiacqua intenda riconoscere un bonus in bolletta a tutti gli utenti che hanno ricevuto acqua (pertanto il prodotto fornito) fuori degli standard contrattuali.

Il Consigliere comunale

Tommaso Grassi

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