Il cacciatore di draghi, un’originale “caccia al tesoro” sul territorio fiorentino e, in particolare, al Quartiere 2

Il cacciatore di draghi è l’iniziativa patrocinata dal Quartiere 2 è realizzata grazie ad una sinergia tra istituzioni ed associazioni e rivolta agli alunni della quinta elementare a cui propone un’originale caccia al tesoro, estesa a Firenze ed in particolare al territorio del Quartiere 2 e, alla ricerca dei draghi per scoprirne le presenze ed i loro segreti.

“Sono particolarmente contenta che c’è stata un’adesione importante da parte delle scuole del Quartiere e un’attenzione, non scontata, da parte degli insegnanti. Quando le scuole rispondono – ha sottolineato l’assessora all’educazione e welfare Sara Funaro – vuol dire che la proposta è concreta e stimolante per i nostri bambini. Il programma proposto ha un valore universale perché c’è l’attenzione al tema culturale e artistico, l’attenzione ai luoghi simbolo della città e del quartiere, l’attenzione al tema ambientale e delle costellazioni. Lavorare su questi temi, attraverso forme di gioco e che attraggono l’attenzione dei piccoli studenti, è assolutamente vincente. L’auspicio è di poter allargare il progetto e coinvolgere tutte le scuole della città”.

“Alla sede del Quartiere 2 – ha spiegato il presidente Michele Pierguidi – abbiamo convocato tutti i presidi delle scuole elementari per presentare il progetto e la riunione è stata molto partecipata. Con Casa Schlatter è, da tempo, in corso un progetto di collaborazione per far conoscere questo museo e valorizzarlo. Il cacciatore di draghi, che partirà proprio da Casa Schlatter, servirà a far conoscere ai ragazzi questo museo, il nostro territorio e la storia della nostra città”.

“Siamo partiti da Casa Schlatter, che ha sede in viale dei Mille, al Quartiere 2 – ha detto il consigliere delegato alla valorizzazione della fiorentinità e delle tradizioni Mirco Rufilli – che ha proprio come simbolo due draghi. Una casa dove si respira la storia di una Firenze del passato e che è, a tutti gli effetti, un’estensione del centro storico. Il drago infatti fa parte della storia di Firenze. È nel gonfalone di Parte Bianca, esiste via del Drago d’oro in San Frediano, è stato il simbolo dei Ghibellini che si contrapponeva all’aquila rossa dei Guelfi. Il drago, seppur nell’immaginario collettivo appare come un simbolo orientale, in realtà è un simbolo della nostra tradizione, è fiorentinità”.

L’attività vuole sviluppare tramite il gioco, la curiosità dei ragazzi per la natura, la storia e le leggende che ci circondano. Passato e futuro si uniscono così in modo coinvolgente ed appassionante, alla scoperta del quartiere e della città. Il progetto sarà affiancato da numerose iniziative, che partono dalle riflessioni sul significato del simbolo del drago, per arrivare fino al drone e avranno luogo durante tutto l’anno scolastico, condotte sia all’aria aperta che presso la Biblioteca Comunale Luzi e presso la Casa Museo Schlatter, tra gli organizzatori dell’iniziativa. La prima attività sarà presso il Parco del Mensola, l’osservazione della costellazione del Drago, venerdì 12 novembre, a cura della Società Astronomica Fiorentina. La manifestazione si concluderà con l’assegnazione di un premio alla classe vincitrice ed al suo insegnante e con la realizzazione di un murale a soggetto drago. (s.spa.)

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