Il presidente Guccione, in apertura di seduta, ha anche ricordato le celebrazioni del 25 aprile
Queste le dichiarazioni del presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione
“Cara Sindaca, cari consiglieri e care consigliere, membri della giunta.
Pochi giorni fa abbiamo celebrato insieme il 25 aprile, la Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista: ovvero la giornata che ha ridato al nostro Paese la speranza, la libertà e la dignità. Il 25 aprile, così come anche l’11 agosto per la nostra città, è il giorno in cui rendiamo omaggio al coraggio di donne e uomini che hanno lottato, spesso sacrificando la propria vita, per consegnarci una Repubblica fondata sui principi della democrazia, della giustizia e della solidarietà. Voglio ringraziare davvero la Sindaca per aver invitato Aldo Cazzullo a celebrare, con noi, in Piazza della Signoria, la librazione. Il suo intervento ha avuto la rara capacità di unire i punti della storia con un filo rosso che partiva dal 1400 per arrivare ai giorni nostri.
Quest’anno, tuttavia, questo momento ha assunto un significato ancora più profondo e commosso: ci siamo ritrovati infatti anche a commemorare la scomparsa di Papa Francesco, una figura che ha segnato in modo indelebile il nostro tempo. Papa Francesco, con la forza mite della sua parola e con l’esempio della sua vita, ha richiamato costantemente il mondo ai valori fondamentali che ritroviamo anche nell’eredità della Resistenza: la dignità della persona, la difesa dei più deboli, la pace come bene supremo, l’attenzione agli ultimi e agli scartati. La libertà che oggi celebriamo non è solo assenza di oppressione; è la libertà che si realizza pienamente nella giustizia sociale, nella fraternità tra i popoli, nel rispetto della dignità di ogni essere umano. Una sottolineatura ci tengo a farla parlando di fraternità tra i popoli.
L’immagine, straordinaria, dell’Arcivescovo di Firenze, l’Imam e il Rabbino che insieme espongono il lutto sul balcone di Palazzo Vecchio è qualcosa di assolutamente inimmaginabile alcuni anni e decenni fa ad evidenza del messaggio di Papa Francesco e del costante dialogo interreligioso della nostra città.
Grazie alla Sindaca per aver promosso questa iniziativa. Come cittadino e come rappresentante delle istituzioni, mi sento oggi di poter dire che i valori della Resistenza e il magistero di Papa Francesco si parlano, si intrecciano, si illuminano a vicenda. Entrambi ci chiedono di non cedere mai all’indifferenza, di non rassegnarci davanti alle ingiustizie, di credere ancora – ostinatamente – nella possibilità di costruire una società più giusta, più solidale, più umana. Firenze, città di cultura, di dialogo e di pace, è chiamata a essere testimone viva di questa eredità. Oggi più che mai, nella memoria della Liberazione e nel ricordo di Papa Francesco, rinnoviamo il nostro impegno per un futuro dove nessuno sia escluso, dove i diritti di tutti siano riconosciuti e protetti, dove la politica sia davvero servizio e non potere”. (s.spa.)