Stamani iniziato il tour di presentazione alla città con gli studenti di Agraria. Funaro e Galgani: “Mitighiamo gli effetti dei cambiamenti climatici”. Mancuso: “Un piano moderno”
Da oggi Iris, il Piano del Verde e degli Spazi Aperti, ha cominciato la sua presentazione alla città. E dopo la mattinata di spiegazione di fronte agli studenti dell’istituto Agrario proseguirà il suo tour raccontando le novità che contiene davanti ai vari ordini professionali, alle scuole, le università, le associazioni e i cittadini.
Non solo: per rendere effettiva la partecipazione al cambiamento green che riguarderà la città e per la massima condivisione e fruizione del Piano, la sindaca Sara Funaro e la vicesindaca Paola Galgani hanno annunciato anche che Il Comune di Firenze inserirà online tutte le 200 tavole contenute nel Piano del Verde affinché sia possibile per ogni cittadino monitorare la città dal punto di vista ambientale, consultando, ad esempio, se ci sono isole di calore o quanto dista un luogo dalla prima area verde.
“Oggi abbiamo presentato il nostro Piano del Verde agli studenti - ha detto la sindaca Sara Funaro – e proseguiremo in tutta la città perché è un piano ambizioso sul quale abbiamo investito tante risorse economiche raddoppiando gli investimenti per cambiare il volto di Firenze e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici”. “Non solo lavoreremo per rendere Firenze sempre più sostenibile, con nuove piantumazioni, depavimentazioni e più aree green. Ma vogliamo ricordare anche che Firenze sul verde ha una sua storia con molte strade che in passato erano chiamate col nome delle piante, come via dell’Edera, via del Fico e tante altre. Vogliamo recuperare quella storia e fare in modo che possa essere visibile ai cittadini, provando a lavorare per collegare le strade col nome antico delle piante”.
“Il piano approvato dal nostro Comune guarda alla Città come è oggi, alle sue potenzialità e alle sue criticità, soprattutto in relazione alla grande sfida del cambiamento climatico e alla sua mitigazione. È un piano che guarda alla trasformazione della nostra città e quindi guarda al domani. Abbiamo deciso di approvare questo Piano, anche se non è obbligatorio per i Comuni – ha aggiunto la vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani - perché questa sfida al cambiamento climatico è una sfida da fare insieme alla tutela del suo patrimonio artistico, architettonico e alla storia della città. Vogliamo che ci siano tre alberi visibili dalla finestra, il 30% di copertura arborea e 300 metri di distanza del proprio numero civico dalla prima area verde fruibile. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi strategici di questo piano che guardano alla sfida climatica e al benessere della popolazione. Oggi è il primo appuntamento fra i tanti di presentazione di questo piano che continueremo a raccontare anche nell’ottica della partecipazione anche con gli ordini professionali, con gli studenti e con tutti i fiorentini. Grazie a questo piano possiamo darci delle priorità anche nelle azioni politiche che l’amministrazione deve fare. Le scelte rispetto agli interventi e ai progetti saranno quindi guidate da questo piano con tutti i suoi strumenti e con tutte le sue strategie ed obiettivi”.
Alla presentazione ha partecipato anche Alberto Giuntoli, coordinatore tecnico scientifico del Piano del Verde, che lo ha illustrato nel dettaglio, l’attivista per il clima e content creator Sofia Pasotto, e le due architette Studio del Paesaggio Memoscape Elena Moretti e Claudia Mezzapesa, oltre che ad alcuni studenti dell’istituto Agrario Firenze.
Ha infine tenuto una lezione il professor Stefano Mancuso, divulgatore scientifico e professore ordinario dell’università di Firenze che ha definito il Piano del Verde del Comune di Firenze “un ottimo Piano” ed ha ricordato come Firenze abbia “una tradizione antica di tecnici di altissimo livello per quanto riguarda il verde urbano” e che anche in questa occasione è una tradizione che viene fuori. “Questo è un piano molto moderno che tiene conto di tutti i fondamentali e principali aspetti del perché noi dobbiamo mettere quanti più alberi possibile nelle nostre città e quali sono gli effetti che questi alberi hanno e avranno” ha specificato il professore prima di entrare dentro una lezione sul verde urbano e sul futuro climatico che ha appassionato gli studenti presenti in platea.
Per l’occasione della presentazione del Piano del Verde è stato inaugurato in via sperimentale nel cortile dell’anagrafe a Palazzo Vecchio un piccolo bosco urbano con una panchina, in perfetto stile dei pocket garden che verranno realizzati in tante parti della città.
(sp)
