Il sindaco Nardella e l’assessore Vannucci al Meyer con la Fondazione Bacciotti

Alla vigilia di Natale il sindaco Dario Nardella ha indossato il vestito di babbo Natale e insieme alla Fondazione Tommasino Bacciotti ha portato dei doni ai piccoli ricoverati all’ospedale pediatrico Meyer. Alla consegna dei doni erano presenti anche l’assessore a Welfare e Sanità Andrea Vannucci, il presidente della Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli, il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Meyer Alberto Zanobini, il presidente della Fondazione Bacciotti Paolo Bacciotti con la moglie Barbara, Giancarlo Antognoni e il difensore della Fiorentina women’s e della Nazionale Alia Guagni.

“Questo è uno dei momenti che aspetto con più trepidazione da quando sono sindaco - ha detto Nardella -. Devo ringraziare Paolo e sua moglie Barbara e tutta la Fondazione Bacciotti perché questi momenti sono impagabili. Vedere i bambini con i loro occhi stupiti e pieni di meraviglia e gioia è il regalo più bello che io possa chiedere perchè anche Babbo Natale merita un regalo”.

“La nostra città è molto legata al Meyer - ha detto l’assessore Vannucci -. L’ospedale dei bambini, luogo di eccellenza e uno dei fiori all’occhiello di Firenze, è amatissimo dai fiorentini e per noi essere qua la vigilia di Natale è un appuntamento importante e molto sentito. È bello regalare sorrisi e momenti di felicità ai bambini che soffrono. Auguro ai piccoli pazienti, alle loro famiglie e a tutto il personale dell’ospedale un felice Natale”.

 “Ormai da 20 anni, ogni 24 dicembre - ha detto Bacciotti -, portiamo i doni ai bambini ricoverati. Il nostro progetto, con 22 appartamenti alle famiglie che vengono da qualsiasi parte in Italia, ci permette di dare la possibilità di poter ricompattare la famiglia, ricreando quell’ambiente di casa. Le famiglie stanno in questi luoghi tanto tempo, noi vogliamo che affrontino questa nuova avventura fiorentina nel miglior modo possibile”.

All’iniziativa hanno partecipato anche alcuni rappresentanti del personale sanitario dell’ospedale e dei volontari della Fondazione Bacciotti, che dal 2000 si prende cura delle famiglie dei bambini in cura all’Ospedale Meyer. Era il 19 dicembre 1999 quando il piccolo Tommasino Bacciotti è scomparso per una grave e rara forma di tumore cerebrale

L’attività della Fondazione è rivolta allo studio, la cura e l’assistenza per i tumori infantili, soprattutto quelli cerebrali; aiuta la ricerca, finanziando borse di studio a favore di medici pediatri oncologi e di tecnici di laboratorio, partecipando all’acquisto di macchinari per la terapia dei tumori infantili. Molteplici le attività intraprese tra cui il Progetto Case accoglienza Tommasino, attraverso il quale la Fondazione mette a disposizione delle famiglie dei bambini ricoverati presso il Meyer appartamenti e miniappartamenti offerti gratuitamente, provvedendo anche al pagamento di affitti e utenze. I genitori dei piccoli possono ricevere sostegno psicologico e/o economico. (fp)

   

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