"In un giorno di metà settembre, ecco completate le nuove istallazioni arboree in piazza del Duomo: delle palme piantate in un bel letto di sabbia. Belle, certo, ma che c’entrano con Firenze? Capiamo l’esigenza dell’amministrazione di improntare una 'city green' per non sfigurare al G20 sull’Agricoltura che comincerà venerdì, ma potevano anche pensarci meglio prima di acquistarle. Si poteva ad esempio optare per piante autoctone quali l'ulivo o la vite. In fondo siamo davanti al Battistero, non in un angolo di periferia. Così si offende l'immagine e la storia di Firenze". Lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, che aggiunge: "se proprio si doveva scegliere una pianta esotica, allora tanto valeva optare per dei cactus, per simboleggiare la desertificazione del centro storico, ormai 'abitato' solo da sciami di turisti mentre i fiorentini se ne sono andati ormai da tempo e non sembrano certo intenzionati a tornare, grazie alle politiche adottate in decenni di governo dalle giunte di sinistra". (fdr)
