Questo l’intervento di consigliere e consiglieri del gruppo consiliare PD
“Domenica 11 agosto Firenze ricorderà e celebrerà il 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Nel 1944, la lotta nelle strade e nelle piazze della nostra città fu dura, drammatica e appassionata; coinvolse donne e uomini, giovani e anziani, civili e militari delle forze alleate. Protagoniste fondamentali furono le donne fiorentine, forse non ancora sufficientemente ricordate.
Furono quasi 250 i morti, circa 450 i feriti e tanti i dispersi. Nei giorni precedenti quasi 150.000 persone erano state fatte sfollare dalle zone vicine all’Arno in attesa della notte tra il 3 e il 4 agosto quando i nazifascisti fecero saltare tutti i ponti di Firenze ad eccezione di Ponte Vecchio. I boati di quegli scoppi sono ancora vivi nei ricordi dei nostri concittadini e concittadine che bambini li udirono anche dalle colline attorno a Firenze. Il trauma della Seconda Guerra Mondiale si sovrappose agli orrori del Fascismo e del Nazismo e alle tragedie della prima Guerra Mondiale.
E’ un trauma che non dobbiamo dimenticare, ogni incitamento all’odio sembra invece negarlo e rappresenta un avvicinamento pericoloso verso la storia che si ripete. Questo ci ricordavano spesso il partigiano “Pillo”, Silvano Sarti, e la partigiana “Angela”, Liliana Benvenuti , scomparsi quest’anno lasciandoci in eredità l’impegno a non dimenticare.
Una gratitudine che non ha storia ci lega all’impegno e al sacrificio di coloro che lottarono per dare sostanza a valori che sono a fondamento della nostra Carta costituzionale: democrazia, libertà, accoglienza, rispetto dei diritti umani fondamentali.
Oggi quei valori sono messi in discussione da processi profondi che attraversano l’Italia e le nostre comunità. Non c’è spazio per miti nostalgici dietro i quali si nega il massacro di milioni e milioni di uomini, donne e bambini. E’ evidente un tentativo di mettere in discussione le istituzioni democratiche, le regole della rappresentanza e i principi costituzionali della nostra Repubblica. Condividiamo pertanto il richiamo dell’ANPI a considerare le celebrazioni della liberazione di Firenze come un’occasione preziosa e fondamentale per rinnovare il nostro impegno a difesa dei principi democratici e costituzionali, rinsaldare un patto di memoria tra generazioni e rendere queste giornate e questa storia una narrazione condivisa anche con cittadini e cittadine di Firenze provenienti da altri paesi del mondo”. (fdr)