La Biblioteca dell’Isis da Vinci diventa scolastica ma rimarrà sempre aperta alla città

Accordo raggiunto tra istituto e Comune; l’assessore Sacchi: “Un patrimonio librario corposo da preservare e valorizzare”

Un patrimonio di oltre 40 mila volumi raccolti e custoditi in oltre 150 anni di storia, racchiuso oggi in due grandi sale lettura a disposizione di studenti e insegnanti. E’ la biblioteca dell’Isis da Vinci, a Rifredi, che ora diventerà ‘scolastica’ ma manterrà l’apertura a favore dei cittadini. E’ quanto prevede una delibera adottata nell’ultima seduta di giunta su proposta dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

“La biblioteca - dichiara l’assessore Sacchi - è frequentata oggi principalmente dagli studenti dell’istituto e dal personale scolastico, sia insegnanti che tecnici. Ora diventerà a tutti gli effetti ‘scolastica’ e sarà gestita da personale dell’istituto. Ma vogliamo comunque mantenerla aperta ai cittadini del quartiere e della città per preservare e valorizzare questo patrimonio librario corposo composto di volumi che, aumentati via via con gli anni e soprattutto pervenuti in seguito alla chiusura delle scuole popolari ‘Pietro Dazzi’, possiedono una memoria storica chiara, rappresentando un pezzo della Firenze del ventesimo secolo composto da tradizione e realtà produttive”. “Ringraziamo la scuola per questa fondamentale sinergia tra istituzioni - ha aggiunto l’assessore -: lavorare incessantemente su cultura e istruzione è uno dei cardini della ripartenza”.

L’attuale Istituto Statale di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci fonda le proprie radici nella prima scuola tecnica fiorentina fondata nel 1865 come costola del Liceo Ginnasio Dante, da cui si è separata nel 1902, prendendo il nome di Scuola Tecnica Professionale "Leonardo da Vinci" per le arti minori della meccanica, dell'elettronica e dell'edilizia. Nel 1929 la sede è stata trasferita nell’attuale sede nel quartiere industriale di Rifredi. Nel 2007 la scuola, dopo oltre un secolo di gestione comunale, è passata allo Stato (MIUR).

La biblioteca è collocata all’interno dell’Istituto in due grandi sale lettura da 200 metri quadrati per oltre 80 posti lettura. Il patrimonio librario comunale ammonta a circa 41.000 volumi con testi scientifici e letterari, opere di narrativa italiana e straniera, fra i quali si evidenzia un Fondo ottocentesco di oltre 3000 volumi che comprende opere di grande interesse storico letterario, a carattere tecnico scientifico, opere enciclopediche e biografie di scienziati. Il patrimonio statale corrente, acquistato negli ultimi 10 anni dalla scuola, è costituito da 1150 volumi. La biblioteca è abbonata a circa 30 riviste sia di cultura generale e attualità che di carattere tecnico scientifico. Anche gli abbonamenti sono a carico della scuola.

L’utenza interna è composta dagli allievi della scuola (circa 2000) e da circa 280 docenti più 80 unità di personale ATA. Dal 2009 la Biblioteca è stata inserita nel circuito SDIAF (Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina).

Fino ad oggi la biblioteca “ex ITI” ha continuato la sua attività di servizio alla scuola grazie alla presenza del personale tecnico messo a disposizione dal Comune di Firenze ma dopo il pensionamento dell’ultima bibliotecaria dipendente del Comune, avvenuto lo scorso dicembre, è stato raggiunto quindi un accordo per una nuova modalità di gestione che permetta di proseguire l’erogazione di servizi bibliotecari e la valorizzazione del patrimonio documentario.

La convenzione tra scuola e Comune prevede che la gestione della biblioteca sarà a cura dell’istituto che ne manterrà la fruizione sia interna che esterna ai cittadini. Il Comune si impegna a mettere a disposizione il proprio personale tecnico bibliotecario per eventuale supporto e consulenza nella gestione del patrimonio librario, per la sua tutela e valorizzazione. Il Comune si impegna inoltre a mettere a disposizione i propri canali di comunicazione per la promozione di iniziative di promozione della lettura e di valorizzazione del patrimonio realizzate dalla scuola. L’accordo avrà la durata di un periodo di 3 anni in via sperimentale. (edl)


 

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