Fabio Giorgetti: “Un’eredità importante che merita di essere valorizzata”
La Commissione cultura e sport, presieduta da Fabio Giorgetti, si è riunita presso la casa museo Schlatter nel viale dei Mille. “Un meraviglioso gioiello all’interno del Quartiere 2, gestito da Alessandra Schlatter, pronipote di Carlo Adolfo Schlatter che, a fine ‘800, trasformò la propria abitazione in un luogo dove condividere la ricchezza artistica e culturale del suo patrimonio fatto di quadri, incisioni, libri. La storia di Carlo Schlatter – ha spiegato il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – è una storia importante, legata a Firenze. Schlatter ha lasciato un’eredità artistica importante alla città. Si tratta di un patrimonio di circa 350 dipinti. La casa, un tempo atelier artistico, adesso è anche un bed and breakfast. La storia della famiglia Schlatter s’intreccia con la storia d’Italia, dalla ‘Breccia di Porta Pia’ a Roma fino al trasferimento a Firenze in una zona che, a quel tempo, era in piena campagna. Nato nel 1873, Carlo Schlatter visse un’esistenza segnata dalla volontà di nutrire la sua individualità spirituale, mettendo in secondo piano l’affermazione personale e la carriera artistica. La sua storia d’amore con Emma, gli incontri con la società teosofica, di cui faceva parte e che, al tempo, era presieduta dal padre di Margherita Hack, sono rimaste poco note. La pronipote ha creato una fondazione ma l’idea è di abbandonare l’attività recettiva è trasformare la casa in un vero e proprio museo a disposizione della città e riuscire a far conoscere ai cittadini di Firenze, ed ai turisti, un luogo non troppo conosciuto ma, assolutamente, da scoprire. La speranza è di poter realizzare una mostra con i quadri di Carlo Adolfo Schlatter. La sua pittura fu influenzata dai Macchiaioli, dal Simbolismo e dal Romanticismo tedesco, fino alla pittura Naif. Come Commissione cultura e sport – conclude il presidente Fabio Giorgetti – ci impegneremo per valorizzare questa casa museo e far conoscere meglio non solo l’opera di un’artista importante nel moderno panorama pittorico italiano ma, soprattutto, il suo pensiero legato agli studi di filosofia e teosofia ai quali si ispirava anche nelle sue composizioni”. (s.spa.)