L’Accademia di Belle Arti ‘trova casa’ al Museo Carnielo

Firmato stamani l’atto di concessione con il Comune: utilizzo per 50 anni, lavori di valorizzazione e riapertura al pubblico della galleria

L’Accademia di Belle Arti si allarga e ‘trova casa’ al Museo Carnielo. Qui rimarrà per 50 anni a titolo gratuito, si impegnerà a riqualificarlo a proprie spese e a restituire le opere della Galleria Rinaldo Carnielo alla fruizione del pubblico. È quanto prevede l’atto di concessione firmato questa mattina da Comune e Accademia di Belle Arti. Erano presenti la sindaca Sara Funaro, il presidente dell’Accademia Giovanni Iovane, gli assessori Dario e Danti e Giovanni Bettarini, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi e la direttrice dell’Accademia Gaia Bindi. 

“Un momento molto atteso – ha sottolineato la sindaca Funaro – uno degli obiettivi dell’amministrazione era restituire il Carnielo al quartiere e alla città, valorizzando il grande patrimonio che contiene, e riportare i cittadini dentro le sue sale. Un obiettivo al quale abbiamo lavorato con impegno, perché questo spazio diventasse presto accessibile a tutti, contribuendo a promuovere la conoscenza del nostro straordinario patrimonio storico”.

"Ringrazio il mio predecessore, il professor Carlo Sisi, che insieme all’allora direttore Claudio Rocca iniziò il percorso che ci ha portati a concretizzare oggi questo importante accordo - ha dichiarato il presidente Iovane -. Sono felice di raccoglierne l’eredità e auspico che la collaborazione fattiva con il Comune di Firenze possa ripetersi anche in altre occasioni".

“L’amministrazione comunale continua nel suo lavoro di valorizzazione del patrimonio pubblico – ha rilevato l’assessore Danti – l’obiettivo è restituire centralità a beni spesso dimenticati, trasformandoli in risorse preziose per la collettività. In questo caso recuperiamo una parte preziosa della nostra memoria collettiva”.

“Sempre più luoghi di cultura accessibili e visitabili a tutti – ha aggiunto l’assessore Bettarini – con finalità non solo espositive, ma anche didattiche, formative e accademiche”.

“È un momento storico per l’Accademia di Belle Arti - commenta la direttrice Bindi - che con una nuova sede prestigiosa come il Museo Carnielo potrà assicurare condizioni di lavoro e di studio migliori alla propria comunità accademica e allo stesso tempo diventare propulsore di cambiamento. Ringrazio il Comune di Firenze, la sindaca Funaro e gli assessori Danti e Bettarini per la concessione di questo spazio importante, vocato alla valorizzazione della figura di Rinaldo Carnielo ma anche alla promozione delle arti contemporanee”.

Con il Museo Carnielo, l’Accademia di Belle Arti di Firenze - 1777 iscritti - aggiunge un nuovo presidio culturale in città. La nuova sede in Piazza Savonarola si unisce, dunque, alla sede storica in via Ricasoli (piazza San Marco) e alla sede distaccata in via San Gallo, l’ex Oratorio dei Pretoni, dove dal 2019 si svolgono attività didattiche, conferenze ed eventi aperti alla città.

In dettaglio il Comune assegna in concessione gratuita per la durata di 50 anni all’Accademia l’immobile, "al fine della conservazione, valorizzazione e fruizione pubblica del bene e delle opere d’arte attraverso un progetto tecnico e culturale" nonché "per attività espositiva, museale, didattica, culturale e accademica".

L’immobile, che entrerà immediatamente nella disponibilità dell’Accademia di Belle Arti, sarà sottoposto a lavori di adeguamento in parte finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca con 2 milioni e 438 euro. Contributo che l’Accademia di Belle Arti si è aggiudicata lo scorso anno partecipando a un bando nazionale per la messa in sicurezza e all’adeguamento strutturale delle sue sedi.

 

La Galleria Rinaldo Carnielo

Trevigiano d’origine, Rinaldo Carnielo si trasferisce a Firenze all’età di 17 anni, dove studia all’Accademia di Belle Arti divenendone successivamente anche Accademico d’onore. Scultore di livello internazionale, Carnielo è stato anche collezionista di pittura, mecenate e promotore proprio di alcuni artisti che insegnavano in Accademia. Nel 1885, all’età di 32 anni, acquistò l’immobile in via Savonarola, uno dei rari esempi di arte secessionista a Firenze, che divenne la sua casa-studio. “Onorate l’arte che è vita della vita”, si legge sul cartiglio posto all’ingresso della palazzina: al suo interno oltre trecento sculture da lui realizzate e alcuni dipinti - ciò che resta della sua collezione - realizzati da pittori a lui contemporanei (Silvestro Lega, Michele Gordigiani, Arturo Calosci). L’immobile è stato acquisito dal Comune di Firenze con un lascito nel 1957 e attualmente è chiuso al pubblico. Dal 1989 il suo museo ha registrato aperture occasionali, mentre il primo piano ha continuato a ospitare studi e laboratori d’artista.

Come sarà la nuova Galleria Rinaldo Carnielo

Nel progetto di valorizzazione che l’Accademia di Belle Arti ha presentato al Comune di Firenze, la nuova Galleria Rinaldo Carnielo ospiterà a piano terra laboratori di restauro a vista e il museo, aperto gratuitamente al pubblico (così come da volontà testamentaria) un giorno a settimana con visite guidate a cura del ‘dipartimento di comunicazione e didattica dell’arte’ dell’Accademia. Previste anche aperture e visite guidate straordinarie a cura del Fai. Il museo si caratterizzerà per la valorizzazione del patrimonio artistico esistente ma sarà aperto anche all’arte contemporanea e inserito a pieno titolo nella rete museale fiorentina.

In continuità con la destinazione originaria degli spazi, il piano superiore - 500 metri quadrati - sarà, invece, la sede del Biennio in Metodologie della pittura.  L’immobile accoglierà anche una sede del Fai di Firenze e ospiterà eventi, conferenze e altri appuntamenti culturali aperti alla città. 

 

Scroll to top of the page