“Ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità ed alla qualità del suo lavoro. Questo è quanto prevede l’articolo 36 della nostra Costituzione. Eppure nel nostro Paese – spiega la presidente della Commissione Istruzione, formazione e lavoro Laura Sparavigna che ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessora Benedetta Albanese – la media salariale è di 1200 – 1400 euro al mese, una cifra spesso insufficiente a provvedere a sé ed al proprio famiglia. Oltre al paradosso dei “lavoratori poveri”: il 13% di chi lavora resta sotto la soglia di povertà, soprattutto se donne o giovani o stranieri. Se da Roma, il governo ha scelto di respingere la proposta di legge sul salario minimo, sorda ai bisogni delle persone qua, il nostro Comune, ancora una volta, si schiera dalla parte di chi lavora approvando una delibera per avere una città più giusta e più equa dal punto di vista lavorativo.
La delibera, come ci ha detto l’assessora, prevede di indicare in tutte le forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni il contratto collettivo maggiormente attinente a quella attività salvo i trattamenti di maggior favore. Verrà verificato che questi contratti prevedano un trattamento economico pari ai 9 euro l’ora e verrà verificato, se previsto un diverso contratto, che questo garantisca le medesime tutele della stazione appaltante. Verrà fatta una ricognizione dei contratti in essere stipulati a partire dal 2022 verificando le condizioni applicate dal punto di vista economico e normativo. Verranno inoltre organizzati degli incontri periodici con i sindacati.
Se non pagato, se non tutelato, se non sicuro non è lavoro, è sfruttamento. In attesa che il parlamento inserisca il salario minimo, in linea con gli altri Paesi europei – conclude la presidente della Commissione istruzione, formazione e lavoro Laura Sparavigna – siamo profondamente soddisfatte ed orgogliose che nel nostro Comune si facciano dei passi avanti e decisi nel mondo del lavoro con scelte importanti come la strutturazione in housing dei servizi della mensa, gli stanziamenti di oltre un milione di euro, nello scorso bilancio, per l’adeguamento del settore museale. Sono un altro passo fermo e deciso a favore dei diritti di chi lavora nella nostra città”. (s.spa.)