Le parole del Ministro Valditara sono state al centro di una domanda d’attualità che il consigliere del Partito Democratico Mirco Rufilli ha presentato in Consiglio comunale ed al quale ha risposto l’assessora all’educazione Sara Funaro.
“La presa di posizione del ministro dell’istruzione Valditara nei confronti della dirigente scolastica Savino ha destato una discussione, a tutti i livelli. Mi preme sottolineare in Consiglio comunale – ha detto il consigliere PD Mirco Rufilli – quanto sia necessario che l’istituzione scolastica prenda posizione su temi importanti quali la violenza e la nostra storia passata. Chi non conosce il passato, difficilmente può interpretare anche il presente ed il futuro.
L’assessora Funaro ha confermato che appena ricevute le dichiarazioni del Ministro Valditara, c’è stata una condanna ferma, precisa e puntuale da parte del sindaco e dell’amministrazione tutta. Viviamo ancora in una democrazia dove si può esprimere il proprio pensiero e bisogna, oltretutto, fare in modo che le scuole siano luoghi non solo di apprendimento delle nozioni, che sono fondamentali per formarsi, ma anche luoghi in cui si riflette sui temi dell’aggressione e delle violenze e si rifletta sul fatto che non bisogna essere indifferenti, cosa che la dirigente scolastica ha sottolineato in maniera precisa e puntuale, quando si racconta la nostra storia, il nostro passato, il nostro presente e, di conseguenza del nostro futuro. Quello che è stato fatto è stato molto grave. Per fortuna sono state fermate eventuali circolari o lettere. L’amministrazione ha contattato subito la dirigente scolastica non solo per farle sentire la vicinanza ma anche per ringraziarla per le parole che ha scritto e che sono condivisibili. È stata indetta una manifestazione pacifica da parte di tutte le RSU degli insegnanti ma occorre portare oltre la riflessione ricordandosi che non si può censurare. I ragazzi hanno l’intelligenza e la sensibilità, una volta dati quelli che sono gli strumenti di base, per poter approfondire e confrontarsi e farsi le proprie idee. Se questo non viene fatto si rischia di creare delle generazioni che non hanno un’opportunità di riflessione ma non hanno neanche un’opportunità di continuare a far sentire i propri principi ed i propri valori. I ragazzi chiedono che la scuola sia un luogo appassionato, lasciamo la libertà agli insegnanti di esserlo.
Felice che sia l’assessora che il sindaco abbiano preso una posizione netta e decisa arrivando anche a chiedere le dimissioni del ministro. Sono state gravissime le parole del ministro Valditara, soprattutto per il ruolo che ricopre. Essere ministro dell’istruzione vuol dire assumersi una grandissima responsabilità. Il tornare sui suoi passi, il giorno dopo – ha concluso il consigliere PD Mirco Rufilli – è stato importante ma le parole hanno un peso. Tornare indietro non è mai così banale. Non cancello le parole che ha detto e non le cancelleranno le migliaia di cittadini e di docenti che, in ogni scuola, si impegnano a portare avanti quei valori importanti e fondamentali. Tutti i consiglieri comunali hanno a cuore la Costituzione. I fondamentali diritti devono essere ricordati da tutti gli esponenti, siano questi di sinistra, di destra o di centro. L’antifascismo deve essere un valore di tutti. Su questo non transigo. Questo è un diritto di tutti e tutti se lo devono ricordare sempre, al di là del proprio colore politico. Quando si rappresentano le istituzioni questo valore deve essere fondante. Le parole sull’antifascismo devono essere sempre chiare e mai evasive”. (s.spa.)