“La SoCrem è titolare, dal 1884, di concessione perpetua di un terreno, a uso gratuito, ubicato nel cimitero comunale di Trespiano, e che su tale terreno la stessa SoCrem, nel corso del tempo, ha edificato un forno crematorio che usa per svolgere l’attività di cremazione: ciò, in base alla stessa concessione del 1884 che ha stabilito detta finalità. Nel 2020 – spiega il capogruppo di Firenze Democratica Leonardo Calistri che ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessora Maria Federica Giuliani – l’amministrazione comunale ha ordinato alla SoCrem di liberare il tempio crematorio, in vista della cessazione del diritto di superficie e della conseguente sua acquisizione al patrimonio comunale. La SoCrem, che non è una società con scopo di lucro ma un’associazione di promozione sociale, ha proposto impugnazione contro tale provvedimento. La SoCrem ha 5 dipendenti e nel 2023 sono state 486 le cremazioni effettuate mentre quelle effettuate dal crematorio comunale nel 2023 sono state oltre 6500, ragion per cui la presenza del crematorio della Socrem non incide sulla sostenibilità dei forni comunali. Il Comune di Firenze garantisce il funerale e l’inumazione dei cittadini non abbienti ma non la cremazione dei non abbienti, cosa che, invece, può garantire la SoCrem avendo istituito un apposito fondo che assicura così il rispetto della volontà dei propri soci, e che la SoCrem può offrire anche ulteriori attività, come l’assistenza psicologica ai parenti del defunto. Non capisco, dato che l’attività della SoCrem non interferisce con quella dei forni crematori del Comune ma rappresenta un ulteriore servizio che può essere offerto alla cittadinanza, perché non si possa trovare trovare una soluzione rispetto alla loro situazione, ponendo fine ad uno stato di incertezza e di contenzioso che non è utile a nessuna parte in causa.
L’assessora ci ha risposto che con l’approvazione della legge 130 del 2001 è stata introdotta una novità nella pratica della cremazione. Il Comune di Firenze ha esplicato un’apposita procedura di project financing in evidenza pubblica per la costruzione del tempio crematorio attivo dal 2018. Nel contratto del project financing è previsto il regime di esclusiva quindi l’attività di cremazione deve essere cessata totalmente da altri soggetti che non siano la società Crematorio di Firenze SpA. L’attività di cremazione da parte di SoCrem è incompatibile con le previsioni della legge 130 del 2001. Il Comune è disponibile a continuare il dialogo con la società SoCrem.
Era importante portare all’attenzione del Consiglio la situazione della SoCrem – conclude il capogruppo di Firenze Democratica Leonardo Calistri – perché interessa cinque dipendenti e spero si possa trovare, per il bene di tutti, una soluzione per la loro situazione lavorativa. Credo che si possa fare ancora di più”. (s.spa.)