Il MoVimento 5 Stelle sarà presente alla manifestazione indetta per il prossimo 12 novembre contro la crisi del settore moda
“Con grande preoccupazione abbiamo ascoltato oggi in Commissione Sviluppo Economico i rappresentanti della segreteria della Camera del Lavoro metropolitana di Firenze, i segretati generali sigg. Faticanti per la Cgil, Franchi per la Cisl e Fantappiè per la Uil, che hanno tracciato un quadro seriamente preoccupante sulla crisi che sta attraversando il settore moda” così il Capogruppo del M5S Lorenzo Masi.
“Si parla di 110 mila lavoratrici e lavoratori del settore in Toscana, che il 12 novembre potranno manifestare il proprio disagio in Piazza Adua a Firenze”.
“La moda è una filiera, che si sviluppa integralmente dalla materia prima fino alle lavorazioni degli accessori, dalla distribuzione fino all’allestimento dei negozi delle grandi firme”.
“Quello a cui stiamo assistendo è un declino drammatico, se si pensa che nei settori del tessile, abbigliamento, cuoio e calzature sono triplicate le ore di cassa integrazione concesse dall’Inps. Si parla di un numero impressionante di addetti coinvolti, che rappresenta ben il 40% del totale degli occupati di tutto il settore manifatturiero. Una catastrofe che dobbiamo in tutti i modi scongiurare” prosegue il consigliere.
“Serve una strategia complessiva condivisa – prosegue Masi - un supporto anche istituzionale, al fine di riuscire a mantenere l’eccellenza del mondo della moda, nel nome di Firenze e della Toscana”.
“Servono ammortizzatori in deroga e il prolungamento di quelli presenti per l’intera filiera e per tutto il periodo di crisi che il settore sta vivendo, nonché la tutela dei livelli occupazionali, politiche di contrasto all'illegalità e allo sfruttamento, qualificazione e tracciamento della filiera e corretta applicazione contrattuale, convocazione del tavolo regionale del settore moda”.
“Ed ancora, serve una formazione per gli addetti del settore, che sia mirata e specifica, per mantenere elevati gli standard di qualità che rendono unica la moda italiana”.
“Auspichiamo che il Governo si faccia promotore di azioni concrete di supporto al settore e che questa eccellenza del nostro Paese sia difesa a spada tratta, visto che le stime di una ripresa non saranno prima delle metà del 2025, un tempo infinitamente lungo che i lavoratori e lavoratrici del settore non possono permettersi di attendere” conclude Masi. (fdr)