Queste le dichiarazioni del capogruppo del Partito Democratico Luca Milani
“Dalle Linee Programmatiche di Mandato 2024-2029 di Firenze, presentate in aula dalla Sindaca Funaro, emerge secondo me, che uno dei temi fondamentali e trasversali, che tuttavia può variare in base alla priorità che ciascun cittadino, cittadina, ritenga urgente per la città, è il diritto all’abitare e il grande piano pubblico per la casa, che rientra nell’indirizzo strategico “Giusta”.
Perché è fondamentale:
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Crisi abitativa: Firenze, come molte altre città italiane, sta affrontando una crescente emergenza abitativa dovuta all'aumento degli affitti, all'insufficienza di alloggi a prezzi accessibili e alla crescente difficoltà per studenti, lavoratori e famiglie di classe media e bassa a trovare abitazioni adeguate. Questo piano affronta direttamente il problema della disuguaglianza abitativa, che è alla base di molte altre forme di disuguaglianza sociale.
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Impatto sociale ampio: Garantire il diritto alla casa è un elemento essenziale per combattere l’esclusione sociale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. La casa è un bene primario che incide su molti altri aspetti della vita: stabilità lavorativa, benessere psicofisico, accesso all'istruzione e integrazione sociale.
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Interventi strutturali: Il piano pubblico per la casa prevede interventi importanti come la creazione di nuove abitazioni, la riconversione di immobili pubblici, la regolamentazione delle locazioni brevi e il potenziamento dell'edilizia sociale. Questo dimostra un impegno concreto e su larga scala da parte dell’amministrazione per affrontare la questione.
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Collaborazioni pubblico-privato: La creazione di una nuova Agenzia per la Casa in collaborazione con fondazioni bancarie, istituti nazionali e internazionali e il terzo settore, è un segnale forte di come l'amministrazione intenda coinvolgere attori diversi per risolvere un problema complesso, creando un modello di gestione abitativa sostenibile.
Questo obiettivo è fondamentale perché il diritto alla casa è una delle esigenze primarie dei cittadini e incide direttamente sull'equità sociale e la qualità della vita. L’emergenza abitativa è anche un tema che, se non affrontato, rischia di aumentare il divario sociale e compromettere la vivibilità della città, come sta avvenendo nelle città più grandi, di Spagna, Olanda, ed Inghilterra.
Proprio ieri a Madrid si è svolta una grande manifestazione per chiedere alla politica nuovi strumenti per abbassare il costo degli affitti, i manifestanti rivendicano un abbattimento del 50% dei canoni attuali. Firenze è ancora in tempo per invertire questa tendenza, per non farsi sopraffare dalla rendita ad ogni costo, certo non basta la politica occorre la collaborazione e la consapevolezza di quanti ad oggi stanno traendo grandi benefici da questo guadagno dovuto agli affitti turistici che sottraggono però gli immobili dal mercato degli affitti a famiglie e lavoratori.
Occorre una nuova consapevolezza su questa rincorsa continua all'aumento del valore dei beni immobili, questa crescita non può durare per sempre e le ricadute contro la città stessa potrebbero essere drammatiche. Occorre quindi ricondurre il valore degli affitti a cifre che siano sostenibili dai redditi medi dei lavoratori in Italia e questo lo può fare prevalentemente la politica nazionale, con nuove leggi per agevolare ancora di più le proprietà che affittano gli immobili a canoni calmierati”. (s.spa.)