L’assessore Martini:“Nel giorno del compleanno del sindaco post alluvione una iniziativa pubblica e una targa in via dei Neri”
Avrebbe compiuto 100 anni il 14 giugno. Si tratta di Luciano Bausi, sindaco di Firenze tra il 1967 e 1974. Un anniversario importante che l’Amministrazione ha deciso di festeggiare con due iniziative, chiuse al pubblico per le restrizioni covid, in programma lunedì. Il primo, alle 10, è il ricordo in Sala d'Arme con interventi di personaggi che hanno condiviso con Bausi gli anni del governo della città e dell’impegno politico nazionale come Giuseppe Matulli, Giovanni Pallanti, Zefiro Ciuffolletti. Previsto un videomessaggio del sindaco Dario Nardella e sarà presente anche la figlia Luisa Bausi E a seguire, alle 12, lo scoprimento di una targa commemorativa in via dei Neri, dove nacque il 14 giugno 1921.
“Bausi è stato il sindaco del post alluvione, ma prima ha seduto nel Salone dei Duecento come consigliere comunale e ha ricoperto la carica di assessore con i sindaci La Pira, Lagorio e Bargellini – commenta l’assessore alla Toponomastica Martini che sarà presente ai due eventi insieme all'assessore all'Educazione e Welfare Sara Funaro - . Ricordarlo a 100 anni dalla nascita ci è sembrato opportuno perché il suo impegno politico sia a livello cittadino che nazionale é stato esemplare e tutt’ora di inspirazione per tutti noi”.
Bausi dopo la laurea in giurisprudenza iniziò la professione di avvocato. La sua carriera politica iniziò nel 1960 quando fu eletto consigliere comunale come indipendente delle liste della Democrazia Cristiana, partito in cui successivamente militò ufficialmente. Fu assessore all'urbanistica e al patrimonio con i sindaci Giorgio La Pira, Lelio Lagorio e Piero Bargellini. Divenne sindaco di Firenze nel 1967 ricoprendo la carica di primo cittadino fino al 1974, periodo nel quale si trovò a dover gestire il difficile periodo del “dopo alluvione”, Successivamente fu eletto senatore nel 1976 e successivamente rieletto nel 1979 e nel 1983. Dal 1983 al 1987 fu sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, nel 1992 lasciт l’attività politica. Durante il suo impegno parlamentare, partecipò alla stesura della legge sull'equo canone e a molte commissioni parlamentari tra cui quella di d’inchiesta sul “caso Moro”, la bicamerale sul terrorismo in Italia e quella sulla Loggia P2. Si interessò al tema delle carceri e portò al carcere di Pianosa il Maggio Musicale Fiorentino e Madre Teresa di Calcutta. All’impegno politico affiancò quello in diverse associazioni fiorentine come l'Unione Fiorentina di cui fu presidente per un ventennio dal 1975 e l'Antica Compagnia del Paiolo; fu presidente del Conservatorio delle Mantellate e dell’Accademia di Belle Arti; inoltre si impegnò per la costituzione in Museo della Casa di Dante. Morì a Firenze il 20 febbraio 1995. (mf)