Maria Federica Giuliani (Vice presidente Consiglio comunale): “Apicoltura urbana per agevolare il prezioso lavoro delle api”

...si come schiera d’ape che s’infiora, una fiata e una si ritorna, là dove suo laboro s’insapora”. Così Dante che ricordiamo solennemente nei 700 anni dalla sua scomparsa, nel Canto XXXI, 7-9 del Paradiso della sua Divina Commedia, rappresenta il volo degli angeli che mettono in comunicazione i beati con Dio, come lavoro instancabile delle api, dolce come il miele.

Il 20 maggio – ricorda la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – è stata la Giornata mondiale delle Api, istituita nel 2017 dall’Onu, con lo scopo di riportare l’attenzione di tutti sull’importanza della protezione delle api e degli altri animali impollinatori, essenziali alla nostra agricoltura, ponendo un freno alla perdita di biodiversità e puntando ad uno sviluppo sostenibile. Cosi rimarcato anche nella Giornata Mondiale della Biodiversità lo scorso 22 maggio.

Le api sono delle lavoratrici infaticabili che spesso non notiamo: impollinano miliardi di fiori in tutto il mondo, un compito che svolgono istintivamente e a cui dobbiamo gran parte della produzione globale di cibo, per questo sono sentinelle preziosissime dell’ambiente in cui viviamo e sono gli animali più rilevanti per la sopravvivenza del Pianeta. “L’osservata riduzione di impollinatori, su scala europea, crea crescente preoccupazione per l’impatto altamente negativo che avrebbe sulla produzione agricola delle colture che da essi dipendono” (Rapp.2018).

Per la prima volta dal 2017 – continua Maria Federica Giuliani – la Giornata mondiale delle Api si è concretizzata a Firenze con azioni sul territorio da parte dell’amministrazione grazie al lavoro di sensibilizzazione di Arpat, l’associazione degli apicoltori toscani con il suo presidente Duccio Predella, preziosi custodi di questi laboriosi animali e di alveari sempre più messi a dura prova dai cambiamenti climatici. Bene lo sanno i 600 soci di Arpat che gestiscono oltre 26 mila alveari in tutta la Toscana.

L’impollinazione è tra i più importanti servizi forniti dalla natura e garantisce la perpetuazione di diverse specie vegetali. Ma le api stanno diminuendo, da qui l’idea di Arpat che abbiamo condiviso nella passata consiliatura e realizzata finalmente grazie al lavoro e alla determinazione dell’assessora Cecilia Del Re: agevolare il loro lavoro con la semina della facelia, con i suoi fiori viola, di cui le api sono golose, lungo l’Arno e nelle nostre rotonde in città e, grazie ad un accordo concluso con Aboca, vengono distribuiti i semi gratuitamente nelle farmacie comunali.

Una sensibilità che va insegnata a tutti fin da piccoli, infatti presto avremo un progetto di apicoltura urbana con arnie didattiche in città, nel Quartiere2 a Villa Favard, grazie ad un progetto finanziato dall’ente Crf, ed uno è già partito nel comune di Bagno a Ripoli, grazie ai soci dell’Arpat che proporranno laboratori didattici per avvicinare i più piccoli a questo splendido fenomeno della natura.

Abbiamo quindi una ulteriore azione da mettere in campo ed è quella di un protocollo d’intesa con la Regione Toscana. vista la grande sensibilità raggiunta dai comuni della città metropolitana, affinché – conclude la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – le azioni messe in campo siano ancora più incisive e determinanti alla luce anche dell’importante voto al Senato per inserire in Costituzione all’art. 9 il principio di tutela ambientale nell’interesse delle generazioni future.

Un’installazione floreale con un’ape gigante al piazzale Michelangelo è ancora lì per ricordarci quanto sia necessario cambiare approccio verso il nostro pianeta, per uno sviluppo davvero sempre più sostenibile”. (s.spa.)

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