“Il sindaco Nardella – spiega il capogruppo di Forza Italia in Comune Mario Razzanelli che ha presentato uno studio del professionista Andrea Chiostri – si appresterebbe a mettere nero su bianco una delibera di giunta finalizzata a vietare gli affitti turistici brevi in area Unesco. In particolare si agirebbe sul Poc nel quale verrà introdotta la destinazione d’uso residenziale per affitti brevi (fino a 30 giorni, come fissa la norma). “Non un cambio di destinazione d’uso, attenzione – spiega Nardella – ma un’articolazione giuridica del residenziale, già prevista dalla legge 50 del 2017”. E si andrebbe quindi a vietare, con effetto non retroattivo, l’esercizio delle attività di affitti brevi nel centro storico. Secondo dichiarazioni di Nardella – prosegue Razzanelli – il provvedimento non andrebbe a toccare le attività che sono, ad oggi, già formalmente autorizzate ma solo quelle che potrebbero aprire da ora in poi. Questa modifica andrebbe ad inibire l’utilizzo degli immobili per le tipiche attività di Bed and Breakfast, affittacamere professionale, case ad uso turistico; in buona sostanza per tutte quelle attività cosiddette para-alberghiere previste dal testo unico regionale sul turismo. L’obiettivo dichiarato sarebbe quello di “riportare le persone a vivere nel centro di Firenze” e contrastare il caro affitti. Si tratta di una norma dirompente e di inaudita gravità. In primo luogo si va a colpire la libertà di proprietari di utilizzare un proprio bene cui viene impedito un normale utilizzo perfettamente conforme alla legge, costringendoli ad un utilizzo vincolistico nel settore degli affitti di lunga durata (4 + 4). Oltretutto, in particolare, una città come Firenze dove la gestione degli sfratti (anche per una chiara scelta politica) richiede anni e costi legali enormi. Si tratta di una vera e propria ingerenza della macchina pubblica nella libertà privata. Firenze – continua Razzanelli – è un gioiello del Rinascimento ad un patrimonio dell’umanità. È inevitabile che sia una grande attrazione turistica invidiata da tutto il mondo. La ricchezza portata dai flussi turistici è un valore inestimabile. Pensare di portare i turisti fuori da Firenze e mantenere gli stessi flussi di ricchezza è illusorio. Ammesso e non concesso che l’obiettivo sia quello di riportare residenti stabili all’interno del centro storico, questa soluzione determinerebbe diversi e ulteriori problemi. Residenti stabili vuol dire necessità di parcheggi, flussi di macchine che entrano costantemente nel centro, necessità di servizi di prossimità come negozio di alimentari, supermercati, ecc. che avrebbero un impatto altrettanto, se non più grave di quello dei turisti. Un provvedimento di questo tipo, ammesso e non concesso che comporti lo spostamento di una percentuale rilevante di turisti fuori dalla cinta Unesco, comporterebbe che questi stessi turisti si sposterebbero giornalmente per raggiungere il centro cittadino. Il che si tradurrebbe inevitabilmente in un maggior flusso di traffico, particolare di pullman, taxi, autovetture a noleggio. Inoltre – continua il capogruppo in palazzo Vecchio – miope è un provvedimento di questo tipo che agevolerebbe chi questo tipo di attività (affitti brevi) le fa abusivamente, cioè “al nero”, a discapito di chi invece agisce alla luce del sole, nel rispetto delle regole e pagando le imposte. Non ultimo si andrebbe a colpire anche flussi importanti di investitori esteri i quali vedono nel patrimonio immobiliare fiorentino una forma di investimento e di risparmio importante. Gli interventi recenti di ristrutturazione di importantissimi palazzi storici fiorentini sono proprio focalizzati su questa logica: ricchi investitori esteri comprano appartamenti di altissimo livello con la prospettiva di utilizzarli per i propri soggiorni di medio periodo della nostra meravigliosa città, e poterli mettere a reddito nel resto dell’anno. Infine – conclude Razzanelli – il provvedimento proposto avrebbe oltretutto l’effetto di impattare violentemente sul bilancio comunale del gettito sia per la tassa di soggiorno che per l’IMU. Si sta parlando di decine, se non centinaia, di milioni di euro all’anno. Come pensa il Comune di compensare questo minor gettito? Forse con l’aumento delle multe stradali?”.
“Portare in giunta una delibera finalizzata a vietare gli affitti turistici brevi in area Unesco a Firenze è “una idea malsana, anticostituzionale. Noi – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Stella – faremo qualsiasi cosa, impugnando l’atto anche davanti ai tribunali. Questa è una follia. Le locazioni turistiche in questa città valgono 35 milioni di euro di imposta di soggiorno. Perché nessuno controlla i turistici che stanno a Firenze solo dalla mattina alla sera, che consumano suolo e vanno via? La città di Firenze vive di turismo – ha aggiunto Stella – ed a Firenze ci sono circa 14mila locazioni turistiche, sembra 5-6mila all'interno della città di Firenze, rispettano le regole, pagano le tasse. Noi siamo favorevoli a quella economia che solo nella città di Firenze vale più di 1,5 miliardi di euro. Il vero tema non è chi dorme, ma chi arriva dalla mattina alla sera. Se qualcuno ha desertificato il centro, questo è il PD: sono 40 anni che a Firenze governano sempre i soliti”. (s.spa.)