"Dal condono un danno da oltre 4 milioni di euro per il bilancio del Comune di Firenze"
Questo l'intervento in Consiglio comunale del consigliere PD Luca Milani
"La confusione che regna sovrana nelle fila del Governo è davvero incredibile, tanto che credo necessario proporre una rubrica settimanale, un blog qui in Consiglio nel quale raccontare le assurdità promosse quotidianamente da questa compagine Governativa.
In questi giorni abbiamo assistito a qualcosa di surreale: in diretta TV il vicepremier Di Maio denuncia una presunta manipolazione del Decreto legge “disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria e per esigenze indifferibili”; manipolazione, che a suo dire, ha introdotto nel testo, dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri, anche uno scudo penale per la pace fiscale che tradotto significa sollevare dalla responsabilità penale azioni relative a dichiarazioni fraudolente che diventano quindi impunibili; azioni di riciclaggio e autoriciclaggio, due reati gravi che prevedono pene variabili da 2 a 8 anni di carcere.
In un paese dove si evadono 108 miliardi di tasse e contributi sentivamo veramente tutti il bisogno di un colpo di spugna generale; dalle multe non pagate ai contributi previdenziali non pagati, dalle imposte sostitutive all’IVA.
Questa sanatoria che investe la lunga filiera fiscale moltiplica il numero degli interessati tanto da rendere difficile fare un calcolo; di sicuro sono 10 milioni coloro che hanno debiti sotto i 1.000 euro che verranno cancellati.
Per il Comune di Firenze ho cercato di quantificare, all'interno del rendiconto di gestione, a quanto ammonta il danno economico per il Comune di Firenze dalla cancellazione delle multe dovute e non ancora pagate. Il capitolo dei residui attivi afferenti alla voce entrate extra-tributarie conservati in bilancio vale più di 4 Ml euro.
Ma più di ogni altra cosa è il messaggio che diamo al Paese che è devastante, soprattutto quando è dato da una forza nata proprio da un moto di ribellione verso questo tipo di provvedimenti, un partito politico che gridava all’onestà e che oggi si ritrova a reggere il sacco ad un'altra forza che deve restituire a tutti noi quasi 49 milioni di euro. Davvero complimenti: bella trasformazione.
In più è evidente a tutti l’approssimazione e l’inesperienza di questa maggioranza di Governo che continua a promuovere solo slogan e a celebrare successi che stanno solo nella loro fantasia; peccato che poi a farne le spese sarà il “popolo”, ecco perché quella manina che per di Di Maio ha aggiunto qualche riga non concordata al Decreto, si trasforma in una “gelida manina” che fa scorrere brividi lungo la schiena a tutti noi". (fdr)