“Glauco Mauri ha dedicato la sua esistenza al teatro, fino all’ultimo. Attore e regista, con il Suo talento infinito e la Sua passione ha donato a tutti noi la Sua attenta lettura della Persona e della vita. Ha reso indimenticabili ed eterni i personaggi di Shakespeare, Molière, Pirandello, Dostoevskij, Goldoni. Sarebbe dovuto tornare a Firenze, al Teatro della Pergola, ad ottobre, portando in scena il De Profundis di Wilde in apertura del cartellone di quest’anno, un’opera straordinaria e commovente. Invece il suo ultimo spettacolo su quel palcoscenico resterà la prima nazionale del progetto 'Interno Bernhard', assieme a Roberto Sturno, nel gennaio dello scorso anno. Lascia un vuoto incolmabile nel panorama artistico e culturale italiano”.
Così la sindaca Sara Funaro e l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini, in merito alla morte di Glauco Mauri.
(sa. ca.)