“Sarebbe bello organizzare in suo onore una giornata di studi a Palazzo Vecchio”
“Abbiamo perso un grande fiorentino. Paolo Grossi è un figlio di Firenze: si è laureato in giurisprudenza alla nostra università, dove ha anche insegnato; è stato preside della facoltà di giurisprudenza dal 1972 al 1975 e ha avuto un ruolo importante anche nella divulgazione culturale e scientifica. Esprimiamo dolore e vicinanza ai suoi familiari, a tutti i suoi colleghi e alla comunità accademica e scientifica che lui ha formato”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella ricordando in Consiglio comunale Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore per oltre quarant'anni all'Università di Firenze scomparso oggi. L’aula lo ha ricordato osservando un minuto di silenzio.
“Quando sedevo nei banchi del Consiglio comunale - ricorda il sindaco - mi sono fatto promotore insieme all’allora consigliere Marco Carrai della proposta di conferire il Fiorino d’oro al professor Grossi e il sindaco Domenici accolse senza esitare questa proposta, tanto che il 23 gennaio 2007 è stata consegnata questa importante onorificenza. Ricordo la sua emozione e anche i suoi toni appassionati e umili”. “Nonostante la sua grandezza di uomo, intellettuale, accademico e scienziato - ha continuato -, Paolo Grossi non ha mai guardato i suoi interlocutori dall’alto verso il basso. Non posso non ricordare l’orgoglio che abbiamo provato noi fiorentini quando nel 2009 è stato nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E poi quando il 24 febbraio 2016 è stato letto all’unanimità presidente della Corte costituzionale”. “Quella nomina - ha aggiunto Nardella - ha rappresentato motivo di orgoglio per noi, per l’intellettualità fiorentina e per l’accademia della nostra città, ma in generale per tutta la società civile fiorentina. Paolo Grossi ha saputo sempre coniugare questa sua grande passione per la ricerca e lo studio con una forte predilezione alla divulgazione culturale”.
“Non ha mai avanzato opzioni estremiste - ha dichiarato il sindaco -, non si è mai posto con atteggiamento prevaricante e muscolare rispetto al dibattito pubblico, è sempre stato estremamente rispettoso del dibattito politico e delle Istituzioni. Era una persona affettuosa, tenace, dai modi garbati ma dalle idee molto chiare e dai sentimenti sinceri, che ha servito le Istituzioni e la nostra città portandola ai livelli più alti”. “Sarebbe bello organizzare quanto prima in suo onore una giornata di studi a Palazzo Vecchio - ha proposto Nardella - coinvolgendo i mondi accademico, politico e della società civile perché Grossi non parlava solo al suo mando, ma al Paese e lo faceva sempre con l’alto sentimento di servitore dello Stato e delle Istituzioni”. (fp)