Moschea. Armentano, Pampaloni e Bianchi (PD): “Un’opportunità per la città”

Approvata, in Consiglio comunale, la mozione “Una Moschea per la città” che era stata approvata, dopo un proficuo confronto, in Commissione urbanistica con i voti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

“La realizzazione di un luogo di culto – spiega il consigliere del Partito Democratico e presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – deve essere sempre vista come un’opportunità per la città, un’opportunità che vediamo più concreta vista l’intensa collaborazione tra la Comunità Islamica e l’Amministrazione come dimostra il recente protocollo sottoscritto per trovare spazi temporanei per il Ramadan e la Festa del Sacrificio. L’obiettivo di creare un luogo di culto degno per la comunità islamica (sono oltre 30.000 i credenti presenti nella città di Firenze) che sia anche un luogo di incontro tra culture per tutta la città e un luogo di valore architettonico sarà inserito tra i temi prioritari da affrontare nel prossimo Piano Operativo.

“La mozione approvata è significativa dell’impegno di questa Amministrazione nel venire incontro alle esigenze delle confessioni religiose presenti in città. Nel caso della Comunità Islamica – aggiunge il capogruppo del Partito democratico Nicola Armentano – l’Amministrazione comunale è sempre stata molto attiva nel promuovere un’interlocuzione attenta e proficua, come testimonia il “Patto di Cittadinanza” del Febbraio 2016 nel quale si richiamano i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e del dialogo. L’atto che abbiamo approvato va in questa direzione e rafforza questo lavoro di confronto e sinergia”.

“L’atto approvato in Consiglio comunale porta all’attenzione della città una riflessione che riguarda una comunità importante del territorio e una necessità – aggiunge la presidente della Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – che va ben oltre il solo luogo di culto poiché quando parliamo di moschea, parliamo di opportunità culturale e sociale, di luogo di incontro aperto al dialogo e che deve restare aperto a tutti cittadini e cittadine, di luogo che sia accoglienza. Parliamo anche di un luogo nel quale le donne della comunità possano incontrarsi e sviluppare le loro iniziative. Dobbiamo superare il rischio di generare segregazione religiosa e dare attuazione al diritto costituzionale di poter esercitare la propria fede religiosa”. (s.spa.)

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