Mossuto (Lega) e Ringressi (UDC): “La giunta finge di non capire. L’Officina Trasfusionale ha a che fare con l’urgenza! Il Comune tramite la conferenza aziendale dei sindaci dell’Area Vasta, ha compiti di indirizzo. Intervenga!”

Dichiarazione del capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto e del Capogruppo UDC nel Consiglio di Quartiere 5, Alvaro Ringressi

“Giudichiamo insufficiente la risposta della giunta oggi al nostro Question time. Ribadiamo che il Comune, attraverso la Conferenza Aziendale dei sindaci dell’Area Vasta ha compiti di indirizzo, verifica e valutazione sull’attività dell'Area Vasta stessa, come dall’art. 3, comma 14 del decreto delegato 502/92smi ed in particolare tutte quelle indicate al comma 3 dell'Art. 12 della L.R. 40/2005 smi, quindi chiamarlo in causa è doveroso.

Il sistema di trasporto sangue è buono ma ciò non toglie che l’aumento dei tempi di percorrenza, quando abbiamo a che fare con l’urgenza, sono pericolosi, anche se il trasporto è di buona qualità.

L’Officina Trasfusionale ha a che fare con l’urgenza diretta verso pazienti con problematiche immunoematologiche complesse.
L’attività dell’OT comporta, oltre la determinazione in ogni sacca di sangue degli antigeni eritrocitari di base ABO, Rh[D], [C], [c], [E], [e] e K che sono presenti in ogni struttura trasfusionale
1. la tipizzazione estesa ad ulteriori antigeni, spesso coinvolti nell’immunizzazione, per molte unità.
2. la ricerca di portatori di assetti antigenici rari, coinvolti in situazioni di rischio di intrasfondibilità e di diagnosi complessa: i soggetti omozigoti per antigeni pubblici e per antigeni privati ed altri.
3. l’uso di tecniche di biologia molecolare, per gli scopi suddetti e per la tipizzazione di piastrine e leucociti.
4. il congelamento di unità di gruppo raro, per terapia trasfusionale differita ai pazienti per cui sono indispensabili.
5. la suddivisione di alcune di queste unità, in piccole porzioni, da conservare congelate, e da utilizzare come emazie-test: indispensabili ed altrimenti non ottenibili per l’indagine laboratoristica, nelle problematiche complesse di cui abbiamo parlato.
Queste attività, l’uso della biologia molecolare e delle cellule congelate, previste dalla regione per le OT(Regione Toscana Del 493-13 allegato A), sono inscindibilmente connesse direttamente o come parti di altre tecniche (assorbimenti, eluizioni...), necessarie per la diagnostica delle immunizzazioni complesse. Queste tecniche entrano in gioco anche quando un paziente portatore di tali problematiche ha bisogno urgente di sangue.
L’assessore non ha parlato del Laboratorio immunoematologico di riferimento, LIR: perché non è stato collocato nell’area di Careggi, visto che la grande maggioranza della casistica a cui è dedicato è collocata nei policlinici di questa località? Anche in questo caso questa struttura entra in gioco, ad un livello superiore ed il suo intervento può essere generato da un bisogno trasfusionale urgente”.
“Senza voler togliere niente ai professionisti di Careggi, ci risulta che spesso i casi complessi abbiano preso la via di Torregalli e di Pisa e forse anche Milano. D’altro canto, sembra difficile che si possa fare diversamente, visto che nelle aziende di Careggi non ci risulta siano presenti le indispensabili possibilità diagnostico/terapeutiche ricordate nel soprascritto elenco”.

“Che succederà in caso di bisogno trasfusionale urgente in pazienti con problematiche immunoematologiche complesse, ricoverati al policlinico di Careggi o al Meyer? Certo l’urgenza può nascere dovunque ma, stante lo svantaggio clinico a creare ovunque strutture che la supportino, esse vanno collocate là dove la loro frequenza è maggiore, cioè in località Careggi”.
“Ci piacerebbe sapere quali sono le Regioni che prendono ad esempio la Toscana, visto che anni fa abbiamo avuto col sistema plasma-produzione emoderivati ed abbiamo preso esempio noi da altri. Rimane incomprensibile perché OT d’area vasta Centro e Lir regionale non siano stati collocati in una delle due aziende ospedaliero universitarie di Careggi dove sono ricoverati il maggior numero degli utilizzatori che di questi servizi hanno bisogno anche in urgenza. Ribadiamo che questa organizzazione è pericolosa”. (s.spa.)

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