“Qualcuno ha detto che con la scomparsa di Narciso Parigi Firenze ha perso la sua voce. È vero Firenze sarà ora un po’ più fioca, ma sarà anche un po’ più sola perché Narciso c’era sempre, per tutti. Per un sorriso, per un ricordo, per un saluto. Sempre disponibile, gentile, e umile. Eppure, e non si esagera nel dirlo, è stato capace di portare Firenze e la fiorentinità in tutto il mondo. Ha fatto tour negli Usa, ha duettato con grandi della musica come Frank Sinatra. Insieme a Odoardo Spadaro e Riccardo Marasco ha saputo raccontare la nostra città in musica, diventando, come loro, un simbolo. È entrato a pieno titolo nella tradizione fiorentina, l’ha saputa costruire, nella sua accezione più bella e vera, la tradizione come fattore di unità e di condivisione, la musica come momento in cui tutti, di qualsivoglia nazionalità, provenienza sociale, genere, storia, sono spalla a spalla. Ha creato l’inno che più di tutti ci ha aggregato, quello della nostra squadra, la Fiorentina, di cui era tanto innamorato. Per questo si merita un grandissimo tributo e Firenze saprà donarglielo, perché una città che sa da dove arriva sa anche dove andare. Per la sua musica, la sua straordinaria figura, il suo amore per Firenze, per tutto questo a Narciso Parigi dobbiamo dire un grande, immenso grazie!”
Così Mirco Rufilli, consigliere delegato alla promozione e alla valorizzazione della fiorentinità, intervenuto in Consiglio comunale con una comunicazione in ricordo di Narciso Parigi.
(sa. ca.)