Si parte con la rossa e la blu. Progetto coordinato dall’Ufficio Bici insieme a Fiab-Firenze Ciclabile e Legambiente
Dal Parco di San Donato a Sorgane o dalle Piagge al Varlungo sempre pedalando in sicurezza e attraversando la città su linee di trasferimento veloce pensate per i ciclisti. È il progetto della Bicipolitana che è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio alla presenza, tra gli altri, dell’assessore all’Urbanistica e Smart City, dell’assessore alla Mobilità, del presidente di Fiab-Firenze Ciclabile Luca Polverini e di Andrea Cattarozzi di Legambiente.
L’obiettivo, sulla base delle previsioni del regolamento urbanistico, è collegare le piste ciclabili esistenti individuando le direttrici portanti che uniscono i maggiori centri d'interesse e realizzare linee di trasferimento veloce per facilitare lo spostamento dei ciclisti. Una grande rete di collegamenti in grado di abbracciare tutto il territorio, arrivando anche ai comuni limitrofi. Per coordinare il progetto è stata costituita una task force che mette insieme gli assessorati all’Urbanistica, Polizia Municipale, Ambiente e Mobilità. L'ufficio Bici lavorerà in collaborazione con Fiab-Firenze Ciclabile e Legambiente. Otto linee, ognuna contraddistinta da un colore, come per le linee della metropolitana, in modo da agevolare anche ai ciclisti meno esperti. Le prime a partire saranno le linee rossa e blu per collegare i percorsi da San Donato a Sorgane e dalle Piagge al Varlungo. Seguiranno le linee verde e azzurra da Villa Vogel a Rovezzano e da Ugnano all’Anconella.
La linea rossa ha una lunghezza complessiva di 14 km (tra Quaracchi e Sorgane), 10 km nel tratto più frequentato tra Sorgane e la sede della Regione Toscana. Ad una media di 12 km orari (quindi bassa velocità) si impiegano 70 minuti da capolinea a capolinea, 50 minuti nel tratto fino alla sede della Regione. Ad una media di 15 km orari si impiegano invece rispettivamente 56 e 40 minuti. La linea blu (ciclopista Arno, Sant'Andrea a Rovezzano-Le Piagge) misura anch'essa 13 km quindi stessi tempi (65/52 minuti). Il tratto Varlungo-Ponte T1 misura 6,5 km (rispettivamente circa 30 e 24 minuti). La linea verde nello stato finale da San Bartolo a Cintoia a Rovezzano misura circa 13 km (65 miniti a 12 km orari e 52 minuti a 15 km orari). Nel tratto più interno (Canova Mezzetta) a 10 km orari e quindi le stesse percorrenze rispettivamente in 56 e 40 minuti.
La rete di piste ciclabili esistenti è di circa 90 km, con 20 km all'interno di parchi e giardini, 13 lungo gli argini dell'Amo e la parte restante in ambito urbano. Il tutto per circa 39 ettari di aree pedonali ciclabili, pari alle dimensioni di 70 campi da calcio. Nell'ambito del Programma operativo nazionale Città metropolitane (Pon Metro), entro il 2019 saranno realizzati altri 25 km di piste ciclabili, per un investimento di circa 4milioni di euro. Fra gli interventi già programmati entro il 2020, due chilometri e mezzo nella zona di Lungarno Serristori, in sostituzione dell'esistente percorso realizzato sul marciapiede, Lungarno della Zecca Vecchia, tra via delle Casine e piazza dei Cavalleggeri; Ponte San Niccolò; via Villamagna con adeguamento a doppio senso di marcia dell'ultimo tratto lato piazza Ravenna della pista esistente a senso unico.
Secondo l’assessore all’Urbanistica e Smart City il successo del bike sharing dimostra che c'è una grande domanda di mobilità ciclabile in città, alla quale bisogna dare una risposta anche da un punto di vista infrastrutturale, facendo particolare attenzione alla sicurezza. In cinque mesi, infatti, sono oltre 130mila i fiorentini iscritti al servizio di bike sharing per circa 4.500 bici pubbliche, in una città in cui circolano 200mila auto private e le bici di proprietà sono stimate in circa 30mila.
L’assessore alla mobilità sottolinea l’impegno dell’Amministrazione comunale sulla ciclabilità. Nei prossimi due anni saranno realizzati 18 chilometri di nuove piste e verrà effettuata la manutenzione sulle piste esistenti con un investimento di circa 5 milioni di euro. A questi si aggiungeranno i percorsi realizzati dalla Direzione Ambiente perché nei parchi o fluviali arrivando così a 25 chilometri. L’assessore aggiunge che sarà anche studiata una cartellonistica sperimentale specifica con le indicazioni delle percorrenze e dei tempi. (sc-mf)