“I consiglieri comunali di minoranza – replicano il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano ed il presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Leonardo Calistri – continuano a fare confusione su ruoli e competenze relative alla questione della tariffa Tari.
Le scelte che sta portando avanti questa Amministrazione – continuano Armentano e Calistri – sono sotto gli occhi di tutti. Stiamo lavorando molto con gli strumenti messi in atto negli ultimi mesi per lenire le difficoltà legate allo smaltimento dei rifiuti. Sono stati reperiti sei milioni di risorse in un contesto di bilancio ben solido del nostro Comune e che verranno messi a disposizione dei fiorentini per continuare a garantire un servizio efficiente senza gravare ulteriormente sulle tasche dei nostri concittadini. Purtroppo – proseguono Armentano e Calistri – oggi, scelte pregresse ci stanno portando il conto ed è grazie al nostro bilancio che riusciamo a mitigarne le conseguenze”.
“Nessuna discrezionalità politica dunque nei calcoli della tariffa.. I dati sono stati spiegati con grande trasparenza anche stamani in Commissione dal direttore di ATO Toscana Centro Baldini che, chiamato in audizione insieme alla direzione Risorse finanziarie e alla direzione Ambiente, ha risposto a tutte le domande tecniche poste.
È già il secondo anno che ai consiglieri comunali vengono spiegati i motivi degli aumenti: un contratto nato squilibrato, con istanze di riequilibrio che non erano mai state esaminate (anni 2018 e 2019), e poi la mancata realizzazione degli impianti, oltre alla vetustà degli esistenti. Anche questo è stato di nuovo spiegato stamani dal direttore di ATO Toscana Centro in commissione: la rateizzazione effettuata lo scorso anno con un debito assunto da Alia era nota, e dunque gli aumenti erano attesi. Assurdo dunque fare un paragone tra dati pre riequilibrio e oggi.
A questa assemblea di ATO è spettato il compito di pagare ciò che chi li aveva preceduti aveva lasciato da affrontare. Per risolvere la questione dei rifiuti, occorre risolvere il tema degli impianti, altrimenti i costi continueranno ad aumentare. A nessuno piace pagare di più, ma ancor meno è giusto lasciare il conto da pagare alle prossime generazioni. Per questo, l’assemblea di ATO Toscana Centro è arrivata ad un documento importante predisposto e approvato dai comuni di Firenze, Prato, Empoli, Chianti e Mugello, che da soli fanno oltre i due terzi di tutti i cittadini di ATO: in quel documento chiedono che il gestore Alia razionalizzi i costi del servizio; che il gestore Alia coinvolga i comuni in anticipo per non ricevere più da ultimo segnalazioni rispetto al rispetto dell’equilibrio economico e finanziario; e poi che si approdi alla tariffa corrispettiva.
Massima fiducia sul lavoro che viene svolto – aggiungono Armentano e Calistri – con senso di responsabilità dando risposte al contratto di servizio.
La Regione vada ora spedita avanti sul piano degli impianti con la strada già intrapresa dall’assessora Monni, e il Comune di Firenze prosegua nel piano Firenze circolare, che è anche questo il presupposto per l’applicazione anche a Firenze della tariffa corrispettiva.
Anche la realizzazione di questo piano su cui l’amministrazione sta andando avanti spedita (non fermandosi neppure durante il Covid), dimostra la concretezza e il cambio di passo anche sulla raccolta dei rifiuti che questa amministrazione ha dimostrato in questo mandato. Di economia circolare non basta parlarne, ma occorre metterla in pratica. Basti pensare che su Firenze in 6 mesi siamo passati dal 53.8% di differenziata al 79% dove è arrivato il piano; mentre tra il 2018 e il 2019 la differenziata era aumentata dello 0.8%.
E il Comune di Firenze – concludono Armentano e Calistri – ha candidato tramite ATO Toscana centro il piano Firenze città circolare al bando PNRR per abbattere i costi del nuovo piano, insieme ai progetti degli altri Comuni: altro segno della determinazione, serietà e concretezza di questa amministrazione su questo fronte”. (s.spa.)