"Il Comune invece di una frittata ne ha fatte ben tre. Ieri Talluri, oggi Vannoni e domani Casanovi"
Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi
“Una modifica dello statuto ad personam quella approvata ieri dal Consiglio comunale, non senza imbarazzo per numerose Consigliere e Consiglieri della maggioranza, e forse anche da parte del sindaco Nardella che invece di venire in aula, a supporto dell’assessore Perra, ha affidato ad una nota stampa quella che voleva essere una pietra sulle polemiche e che invece si è trasformata in una dimostrazione di debolezza infinita. Infatti il Consiglio comunale ha bocciato ogni nostro emendamento, compreso quello che chiedeva di
rinviare a dopo le elezioni il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione di Casa Spa. Il Pd parla col sindaco, e viceversa, oppure ormai il Capogruppo Bassi, le colleghe e i colleghi di gruppo hanno già mollato, in vista del ruolo di opposizione al prossimo mandato?”.
“Infatti se aveva un senso non rinnovare un Consiglio d’Amministrazione ad aprile prossimo in piena campagna elettorale, la stessa cosa non vale per un organo come quello di Publiacqua che, già scaduto nell’aprile scorso, attendeva una nomina di facce nuove e volenterose che segnassero una discontinuità con la gestione precedente di D’Angelis e Vannoni, che hanno fatto certo più comodo ai privati che ai Comuni. Dopo le tante polemiche di ieri e la scelta di forzare regolamenti e norme per permettere un quarto, un quinto e chissà ancora quanti mandati al Presidente di Casa Spa, l’uscita di Nardella, estesa a tutte le partecipate, non può che sembrare la pallonata in tribuna di chi, disperato, è alla canna del gas. Unico risultato per il sindaco è quello di aver costretto chiunque ambisca ad essere nominato nel prossimo mandato, a lavorare di gran lena per la campagna elettorale di Nardella e del PD. Non male per chi fino a qualche mese fa andava in giro per la Città a bearsi del 60% di voti presi alle ultime elezioni”.
“Buona fortuna a Nardella e soci: se credono di vincere le elezioni con questi atti e promettendo posti e sedie a destra e manca, noi pensiamo tutt’altro. Diamo un consiglio all’amministrazione: dopo le due frittate fatte in due giorni, non ne faccia una nuova cercando di cambiare le carte in tavola al presidente di Silfi, Casanovi, che sarebbe già al secondo mandato. Certo, la società potrà cambiare nome, c’è una fusione di mezzo, ma le persone sono sempre le solite e cambiarle non è un reato. E neppure troppo difficile, indipendentemente dal valore espresso nel proprio mandato”. (fdr)