Sabato 24 Febbraio nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio la conferenza internazionale promossa dal Consiglio Comunale di Firenze e la Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente Tra gli ospiti Francesca Albanese, Ilan Pappè, Mustafa Barghouti, Ruba Salih e Sarit Michaeli
Sabato 24 febbraio alle 15:00 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio si svolgerà l’incontro “Pace e Giustizia in Medio Oriente – focus Palestina” promosso dal Consiglio Comunale di Firenze insieme ad oltre ottanta organizzazioni della società civile fiorentina che hanno aderito al documento “Pace e Giustizia in Medio Oriente”.
L’incontro si inserisce nel programma di iniziative promosse dal Consiglio Comunale di Firenze intitolate “Se vuoi la pace prepara la pace”, che il Presidente Luca Milani ha deciso di organizzare per promuovere la cultura della pace e che ha già visto una grande partecipazione in occasione dei primi due appuntamenti sempre a Palazzo Vecchio.
All’incontro parteciperanno relatori di statura internazionale come Francesca Albanese (Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati), Ruba Salih (accademica palestinese, antropologa all’Università di Bologna, esperta di questioni di genere e di diritto), Mustafa Barghouti (definito il Gandhi di Palestina, è stato candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2010. Oggi è membro del Consiglio legislativo palestinese), Ilan Pappé (storico israeliano di altissimo livello internazionale, professore cattedratico nel Dipartimento di Storia dell’Università di Exeter) e Sarit Michaeli (rappresentante di B’tselem, organizzazione israeliana riconosciuta a livello internazionale per il proprio impegno a favore del rispetto e della promozione dei diritti umani dei palestinesi). A coordinare l’incontro sarà Manfredi Lo Sauro, in rappresentanza della Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente.
Secondo il Presidente Milani “il 7 ottobre scorso abbiamo assistito ad un atto di barbarie verso cittadini israeliani che ha lasciato il mondo inorridito e dopo più di 4 mesi di guerra con 1,7 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case senza avere un luogo sicuro di assistenza, con la popolazione stremata e un numero imprecisato di vittime civili (quasi 22mila) si rischia una catastrofe umanitaria che impone a tutti noi di invocare il cessate il fuoco subito, la liberazione degli ostaggi e l’arrivo dei soccorsi umanitari, ma anche una riflessione su come costruire una volta finito il conflitto una vera e duratura pace. È una pericolosa illusione pensare che si riesca a gestire o contenere un conflitto in eterno. Le Istituzioni sovranazionali hanno il dovere morale e politico di intervenire per una soluzione giusta”.
“L’Umanità sta raggiungendo il suo limite. Il conflitto che si sta sviluppando in Medio Oriente ha una portata storica enorme e, potenzialmente, devastante – spiegano le realtà promotrici dell'incontro e firmatarie dell'appello “Pace e Giustizia in Medio Oriente” – e la questione israelopalestinese non è cominciata il 7 ottobre del 2023, ma va avanti da oltre 75 anni. Come organizzazioni che hanno sottoscritto il documento “Pace e Giustizia in Medio Oriente” crediamo che sia fondamentale chiedere il cessate il fuoco immediato. Il massacro in corso a Gaza è inaccettabile. Ma non possiamo “accontentarci”, oggi è più urgente che mai chiedere alle nostre Istituzioni e ai nostri Governi di impegnarsi per affrontare i veri ostacoli che si frappongono alla Pace e alla Giustizia in Medio Oriente e il rispetto del Diritto Internazionale”.
La conferenza internazionale del 24 Febbraio porterà dunque a Firenze una platea di contributi di altissimo livello intellettuale e le prenotazioni per partecipare all’incontro sono andate esaurite nel giro di pochi minuti. Per tutte e tutti ci sarà comunque l’opportunità di seguire la conferenza attraverso il canale You Tube del Comune di Firenze. (s.spa.)