Palagi (SPC): "RSA: discriminazione per l'utenza non va bene"

"Chi non può permettersi nemmeno pochi euro al mese non può di fatto accedere alle strutture con quota superiore a quella rimborsata dal Comune"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Sviluppiamo i dati fatti uscire ieri. Chi entra in una RSA che prevede una quota sociale superiore a quella coperta dal Comune per chi ne ha diritto, come fa a pagare la differenza, se non se li può permettere?
Montedomini, per esempio, è da considerare quindi una RSA di serie B? Per questo chiediamo di chiarire i criteri prima di rinnovare le convenzioni. 53,50 € al giorno non sono 67 €.

Si aggiunge un altro tema legato alla sicurezza nelle strutture. I problemi in RSA2 e al Centro Diurno, legati alle tubature, impediscono davvero di cambiare i letti, nonostante quest'ultima si presenti come necessità?

Inoltre: se i tempi della mozione che stiamo presentando non sono compatibili con il rinnovo della convenzione tra Comune, AUSL, Società della Salute e gestori, la Giunta ha la disponibilità di coinvolgere le commissioni sociali di Comune e Quartieri per illustrare i criteri?

Abbiamo letto le rinnovate richieste di aumenti. La domanda è: questo sistema è sostenibile? Va chiesto al pubblico e al privato. Per evitare di arrivare a un punto di rottura, che travolgerebbe il personale (in appalto e non) come l'utenza". (fdr)

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