“Nel corso del convegno dei sindaci del Mediterraneo hanno colpito, in maniera particolare, le parole della sindaca di Sarajevo. Una giovane donna con un grande bagaglio culturale ed una grande sensibilità, oltre ad essere una convinta europeista. Benjamina Karic – ha spiegato la consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni – è stata eletta lo scorso 8 aprile, a soli 30 anni d’età, sindaca della sua città.
Aveva un anno quando è iniziato il conflitto nella ex Jugoslavia ed i suoi ricordi, di quel terribile momento, hanno fatto gridare, ancora con più forza, l’appello accorato alla pace nella vicina Ucraina. La sua voce, piena di emozione, ci ha colpito. La sindaca ha, sicuramente, ricordi tristi di quei momenti, di quando i suoi genitori faticavano a trovare cibo ed acqua, quando mancava la luce, il gas e quando vedeva morire persone care che erano vicino a lei.
Ho trovato in lei una grande forza. Benjamina Karic è fiera della sua Sarajevo, città bellissima, ricca di cultura e di storia. Una città – ha continuato Patrizia Bonanni – dove le religioni continuano a dialogare; ricordo che in un quartiere ci sono, una accanto all’altra, la moschea, la sinagoga, una chiesa cattolica ed una chiesa ortodossa, una città dove i giovani si incontrano con la determinazione di costruire un presente, ed un futuro migliore, per tutti gli uomini e le donne, con particolare cura per i bambini perché la loro vita sia di pace e fraternità e l’amore sia una realtà.
Non pensava, la sindaca di Sarajevo, che potesse accadere di nuovo una guerra dopo il conflitto dei Balcani.
Veramente grazie alla sindaca di Sarajevo che ci ha ricordato come la Bosnia sia il luogo dei mille ponti, anche ideali. Col suo sorriso Benjamina Karic ha gettato ponti di cooperazione tra le varie città del Mediterraneo sui temi discussi a Firenze: la pace, la salvaguardia dell’ambiente, l’accoglienza di uomini e donne che lasciano la propria casa.
Un ringraziamento al sindaco Nardella ed a tutta l’Amministrazione – ha concluso la consigliera PD Patrizia Bonanni – che ha realizzato questo evento storico. La firma della Carta di Firenze ha acceso una luce di speranza e di pace tra le genti del ‘Mare Nostrum’, una Carta che credo debba essere condivisa e diffusa, in particolare, nelle scuole”. (s.spa.)