“Sabato insieme al Sindaco, l’Assessora Giuliani e il capogruppo Armentano ho partecipato alle celebrazioni per i 100 anni di don Lorenzo Milani. Era una Barbiana insolita, vestita a festa, che aspettava il Presidente della Repubblica. Sicuramente – ha detto in Consiglio comunale la consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni – molto diversa rispetto alla Barbiana dove giunse don Milani. Fu mandato lì in punizione, in quella frazione isolata, in mezzo ad un bosco. Era molto facile scoraggiarsi ma don Milani non lo fece e, da un’apparente difficoltà, riuscì a far fiorire un’esperienza travolgente, rivoluzionaria, unica, tanto che nel 2017, a 50 anni dalla morte, Papa Francesco è salito a Barbiana. Sabato scorso il nostro Presidente Mattarella, riabilitando anche l’assenza dello Stato e della Chiesa ai funerali di don Milani dove erano presenti solo i suoi ragazzi e le sue ragazze. Nel suo intervento il Presidente Mattarelle, con parole intense e piene di significato, ha riportato proprio lì il Priore di Barbiana. Don Milani aveva due fari che illuminavano la sua strada: il Vangelo e la Costituzione. Tanto che il nostro Presidente ci ha ricordato come don Milani considerava la nostra Costituzione il Vangelo laico, dedicandosi agli ultimi, dando veramente a tutti ed a tutte la possibilità di conoscere e di capire come diventare cittadine e cittadini attivi per il bene comune. La rivoluzione educativa – ha aggiunto la consigliera PD Patrizia Bonanni – fu anche quella, che viene meno sottolineata, di far studiare le bambine, le ragazze, le figlie dei contadini alle quali non era stata data la possibilità. Quelle bambine, grazie allo studio, vennero sottratte ad un destino, spesso già segnato perché il potere dell’istruzione apre tanti orizzonti e la possibilità di avere una vita che altrimenti sarebbe stata negata a chi non conosce e non si sa esprimere per difendere i propri diretti. Ha senso festeggiare i cento anni anni di don Lorenzo solo – ha concluso Patrizia Bonanni – se il suo esempio ha un seguito. Se andiamo a scovare, come ci ha ricordato il cardinale Zuppi, le tante Barbiane, nelle periferie, nelle scuole dove il tasso di abbandono scolastico è alto, tra i migranti, tra i campi profughi dove nessuno deve esser lasciato indietro perché non c’è giustizia, come diceva don Milani, più grande che fare parti uguali fra disuguali”. (s.Spa.)