Piano Casa. Nicola Armentano (PD): “Finanziamenti per le ristrutturazioni”

“Il Comune di Firenze sta portando avanti uno dei cardini principali del programma di mandato della sindaca Funaro: occuparsi del problema abitativo. L’amministrazione – ha spiegato il consigliere PD Nicola Armentano che ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessore Nicola Paulesu – ha dato corpo con la ristrutturazione di 230 alloggi.
L’assessore ci ha confermato che sono stati investite delle risorse straordinarie: 20 milioni complessivi nel prossimo triennio, 6 milioni per il 2025, 7 nel 2026 e 7 nel 2027 e si prevede di poter ristrutturare un numero aggiuntivo di appartamenti di risulta, ovvero appartamenti che rientrano per fine locazione e che sono da ristrutturare. In particolare in termini di impiantistica prima di poterli ristrutturare. Nel passato, negli ultimi 10 anni, venivano ristrutturati, con le risorse ordinarie, circa 100 appartamenti. Con questi finanziamenti contiamo di poter ristrutturare circa 350 appartamenti aggiuntivi per anno e nel 2026 e nel 2027 speriamo di poter arrivare vicino ai 400 appartamenti. Gli appartamenti verranno assegnati via via che verranno ristrutturati. Complessivamente, nei prossimi tre anni, verranno assegnati oltre 1000 appartamenti. Fino a tre anni fa gli appartamenti di risulta si aggirava intorno ai 200 appartamenti. Adesso sono aumentate le risorse straordinarie e saranno ora investite per contrastare il numero degli appartamenti di risulta.
La strada tracciata deve essere perseguita. Venti milioni di euro sono un investimento importante che darà una risposta concreta e seria a quella fascia di popolazione che ha grosse difficoltà. Sul problema casa dobbiamo continuare ad interrogarci e a dare delle risposte. Non soltanto alle persone con grosse fragilità ma anche alle persone che vengono a Firenze per motivi di lavoro. Penso – conclude il consigliere PD Nicola Armentano – agli studenti fuori sede ma anche ai tanti che arrivano in città per motivi di lavoro come ad esempio il personale socio sanitario, insegnanti, dipendenti del TPL, della pubblica amministrazione, operai che arrivano qui e che potrebbero essere costretti a lasciare la città e non magari scegliere di restarvi.
Chiedo, dunque, che si ponga attenzione anche a tutte queste categorie che arrivano in città per studiare o lavorare e provare quindi ad ipotizzare strumenti, insieme alle istituzioni coinvolte e altri enti cittadini, per progettare azioni che possano rispondere a questo bisogno abitativo di queste persone”. (s.spa.)

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