“I problemi delle fondazioni culturali a Firenze non sono stati risolti e si rimanda tutto alla prossima amministrazione. E' inaccettabile”
“Dopo quattro anni e mezzo arriva il piano culturale del Comune di Firenze. Alla fine della legislatura è solo un elenco di promesse elettorali. E' inaccettabile”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta il piano. E incalza: “I problemi delle sedi delle fondazioni culturali è da tempo sul tavolo, ne abbiamo più volte sottolineato l'importanza nel mandato, per esempio sul Gabinetto Vieusseux. Come per la fondazione Zeffirelli, troviamo paradossale cambiare idea così. Dal fare un bando a destinare una parte degli spazi nell'ex tribunale di San Firenze alla fondazione Bocelli senza una logica e soprattutto dopo anni dal piano di gestione dello spazio”.
“E anche su Santa Maria Novella siamo di fronte al teatro dell'assurdo. Perché la verità è ben diversa da quella che ci era stata presentata. Infatti – continua Grassi – è stato fatto un bando per funzioni scientifiche culturali per oltre 10mila metri quadrati e ora si scopre che sono destinati a questo solo 4000 metri. E sul tema dell'housing sociale a Santa Maria Novella siamo di fronte ad un ennesimo balletto. Lo proponevamo da anni, noi insieme ad altre opposizioni di sinistra, da Potere al Popolo a Mdp, e ci è sempre stato bocciato, ora Nardella lo propone come se fosse una novità”. (fdr)