Un pranzo con i fiocchi realizzato dall’Enoteca Pinchiorri servito per la prima volta nel Teatro della Pergola. Una gustosa occasione per fare gli auguri di buon Natale e felice Anno nuovo agli oltre 70 anziani ospitati nelle varie Rsa dell’Asp Firenze Montedomini: è l’appuntamento conviviale che ormai da diversi anni Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri donano a Natale ai nonni ospiti di Montedomini affinché possano trascorrere un momento all’insegna dell’allegria e della spensieratezza, fuori dalla routine. Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri hanno, infatti, rinnovato anche quest’anno, per l’ottavo anno consecutivo, la loro amicizia nei confronti della struttura di via dei Malcontenti e dei suoi ospiti e hanno deciso di mettere a disposizione il loro staff per preparare un pranzo che ha fatto leccare i baffi ai nonnini fiorentini. Quest’anno, poi, si è unito all’appuntamento natalizio lo storico Teatro della Pergola, che ha ‘prestato’ agli anziani la Sala delle Colonne (foyer monumentale), che per l’occasione si è trasformato in una elegante e raffinata sala da pranzo. Al pranzo erano presenti tra gli altri il sindaco Dario Nardella, l’assessore al Welfare Sara Funaro, il presidente, la vice presidente e il direttore dell’Asp Firenze Montedomini Luigi Paccosi, Francesca Napoli ed Emanuele Pellicanò e il direttore generale della Fondazione Marco Giorgetti. "Il pranzo di oggi è uno splendido regalo di Natale che Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri fanno agli anziani di Montedomini - ha detto il sindaco Nardella -. Non dobbiamo mai smettere di pensare agli anziani e di aiutarli, soprattutto coloro che sono in stato di bisogno, fragilità e malattia. A Firenze abbiamo tanti anziani soli e Montedomini per loro é un punto di riferimento straordinario, perché non offre loro solo assistenza sociale e sanitaria, ma anche assistenza morale". "A Montedomini c'è una comunità e una famiglia - ha spiegato il sindaco - nella quale gli anziani si sentono meno soli. Gli anziani per la nostra comunità non sono un problema, ma una risorsa. Credo che nella nostra società si debba riscoprire la bellezza e l'importanza dei nostri anziani, che ci hanno fatto crescere e badano i nipoti”. "A Firenze abbiamo più di 2mila anziani in condizioni di non autosufficienza ricovetati in Rsa, di cui oltre 1750 con retta sanitaria e sociale - ha aggiunto Nardella -. Anche per questo abbiamo deciso di cominciare con l'assistenza a casa per portare loro le cure e un conforto perché molto spesso gli anziani della nostra città vivono anche in condizioni di solitudine e in certi casi anche di povertà". "Questo é un appuntamento che noi amiamo moltissimo - ha detto l'assessore Funaro - e che i nostri anziani di Montedomini aspettano ogni anno con una gioia infinita. É un'iniziativa che mostra il grande cuore dei fiorentini, di due fiorentini d'eccellenza come Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri, che ogni anno dedicano un evento speciale ai nostri anziani di Montedomini per farli sentire protagonisti e per fare vivere loro un evento davvero magico in termini di gioia di calore ed amicizia". "Il pranzo di oggi è un momento gioioso per alcuni dei nostri anziani - ha detto il presidente dell'Asp Firenze Montedomini Paccosi -. Purtroppo non tutti sono potuti venire perché le condizioni fisiche non glielo consentono, ma noi pensiamo anche a loro. Abbiamo tanti progetti in mente per loro e uno di questi, sul quale ci stiamo lavorando da tempo e a breve uscirà un bando, consistente nel fornire assistenza domiciliare da remoto attraverso dei devices, che metteremo nelle case di una sessantina di anziani. É una sperimentazione che coinvolge Montedomini, l'Universitá e gli ospedali fiorentini. Su questo progetto puntiamo molto poiché può essere il futuro per l'assistenza domiciliare degli anziani, perché gli over 65 non devono andare in struttura non appena hanno un acciacco, ma devono avere la possibilità di essere curati direttamente a casa propria". Al pranzo erano presenti circa 60 anziani delle varie strutture dell’Azienda pubblica di servizi alla persona Montedomini (ovvero a Montedomini sede, Principe Abamelek e San Silvestro), circa 12 ospiti delle strutture afferenti ai Progetti di inclusione attiva di Montedomini e 5 utenti dei servizi domiciliari (Firenze Telec@re). Ricco e gustoso il menù preparato dagli chef Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina: spuma di polenta e funghi di sottobosco trifolati; baccalà mantecato con briciole di tempura, fagioli all’olio, erba cipollina e uova di salmone. A seguire gnocchi alla romana gratinati e ragù toscano; filetto di vitello gratinato al pesto, carciofi alla menta e salsa al timo. Come dessert Paris Brest, dolce tipico francese, panettone e cioccolatini. Prestigiosa anche la carta dei vini: Giulio Ferrari 2006 Riserva del fondatore, Gorgona 2016 Marchesi de’ Frescobaldi, Stefano Ricci 2010 Cuvée Giorgio Pinchiorri, Moscato d’Asti Biancospino 2017 La Spinetta. Il pranzo, realizzato in collaborazione con Guido Guidi Ricevimenti, è stato preceduto dalla lettura della poesia di Gianni Rodari ‘Il magico Natale’ riadattata liberamente a Firenze (la versione originaria citava luoghi di Roma) da parte di due attori, Erika Trinchera e Francesco Grossi, diplomati alla Scuola per attori Orazio Costa della Fondazione Teatro della Toscana. (fp)
Di seguito il testo della poesia di Gianni Rodari ‘Il magico Natale’ rivista e corretta per i fiorentini
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
AL PARCO DI SAN DONATO
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del PARIONE
l’albero del panettone
in PIAZZA STROZZI
l’albero dei maritozzi,
e in VIA SANT’ANNA
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene VIALE MAZZINI?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via CERRETANI.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di FIRENZE
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via PUCCINOTTI
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.