Il sindaco Nardella: “Progetto innovativo dell’associazione Fiorenzo Fratini con cui i ragazzi potranno sentirsi meno soli e avere un supporto da persone professionalmente preparate”
Un’applicazione per smartphone e tablet che dialoga direttamente con i ragazzi per aiutarli ad affrontare il loro disagio, è App To Young la prima app del genere studiata dall’associazione Fiorenzo Fratini onlus insieme all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e presentata a Palazzo Vecchio dalla presidente dell’associazione Fratini Giovanna Cammi Fratini, alla presenza tra gli altri del sindaco Dario Nardella, dell’assessore a Welfare e Sanità Sara Funaro e della blogger e testimonial del progetto Beatrice Ambra Zanotto.
Allo sviluppo e all’implementazione della app hanno collaborato il Comune di Firenze con il gruppo Youngle e l’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer in collaborazione con la Società della Salute di Firenze. Le associazioni Itaca onlus, Villa Lorenzi e DataLifeLab lo promuoveranno invece nelle scuole della provincia di Firenze, grazie ad un accordo con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana. Saranno testimonial dell’iniziativa Federico Chiesa, calciatore, e Beatrice Ambra Zanotto blogger e influencer.
“App to Young è un progetto molto bello e innovativo - ha detto il sindaco Dario Nardella -. L’associazione Fiorenzo Fratini ha fatto un bellissimo lavoro grazie alla collaborazione di Istituzioni importanti come l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e il nostro Meyer, che è per noi un punto di orgoglio e di grande eccellenza”. “Attraverso questo strumento molto semplice - ha continuato - i ragazzi potranno sentirsi meno soli e avere un supporto attraverso delle amicizie e delle persone che sono professionalmente preparate per comprendere e aiutare gli adolescenti che vivono una condizione di disagio da non sottovalutare”. “Noi adulti non sempre riusciamo a capire i ragazzi - ha continuato il sindaco -, non sempre abbiamo la pazienza di ascoltarli e purtroppo sono sempre di più i casi di ragazzi che cercano, anche con atti folli, un modo per riempire un vuoto che hanno dentro. I ragazzi di oggi sono i cittadini del futuro e dobbiamo avere per loro la massima attenzione. Dobbiamo ascoltarli con pazienza e sensibilità. I nostri giovani hanno bisogno degli adulti perché solo attraverso questa presenza possono sentirsi accompagnati e protetti e possono crescere davvero”.
“Abbiamo sposato in pieno il progetto fin dall’inizio - ha detto l’assessore Funaro - perché tratta un problema estremamente attuale: il disagio giovanile che può portare a gesti estremi, soprattutto quando ci sono fragilità mentali. Per questo, avere una app come App to Young, grazie alla quale i ragazzi possono avere dei consigli ed essere indirizzati da dei professionisti, è molto importante. La app è un progetto innovativo che può dare risposte concrete ai nostri ragazzi”. “Come Comune, in collaborazione con la Regione, avevamo già iniziato a lavorare sul disagio giovanile con il progetto Youngle volto a intercettare e prevenire, attraverso la Rete, quelle situazioni di disagio che possono portare i più giovani a gesti estremi. Per avvicinare i ragazzi e aiutarli bisogna usare gli strumenti più adatti a loro, con cui hanno più dimestichezza e le App sono proprio uno di questi strumenti”.
“L’associazione Fiorenzo Fratini onlus è orgogliosa di aver ideato e contribuito, insieme all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, al lancio di App to Young - ha commentato la presidente dell’associazione Fiorenzo Fratini onlus Giovanna Cammi Fratini - un progetto molto importante e unico nel suo genere, in un momento di grande disagio diffuso tra i ragazzi. Ci è voluto più di un anno di lavoro per vedere completato il progetto. Tutto questo è stato possibile grazie alle Istituzioni, associazioni e professionisti, ognuno leader nel loro settore, che ci hanno affiancato. Il risultato finale ci ripaga di tutte queste fatiche e ci auguriamo che possa essere di aiuto a tanti giovani in difficoltà. Ma non è tutto: l’Associazione è già pronta ad affrontare nuove sfide, con una importante serie di obiettivi per il 2019, grazie a tutti i nostri sostenitori”.
“La mancanza di comunicazione e la difficoltà a mettere in atto le richieste di aiuto per paura di essere giudicati o non compresi sono alcuni degli ostacoli che si frappongono tra i ragazzi che soffrono e chi potrebbe aiutarli - ha spiegato il responsabile di Neuropsichiatria infantile del Bambino Gesù Stefano Vicari - App to Young è nata proprio per dare ai giovani con una qualche forma di disagio uno strumento adatto alle loro necessità, che sia sempre a portata di mano, per confidarsi e, se necessario, cercare aiuto. Con il supporto di personale qualificato, l’obiettivo è aiutarli a superare i momenti critici e prevenire le potenziali conseguenze”.
App to Young è un’applicazione gratuita, leggera e molto semplice da utilizzare, che dialoga con i ragazzi per aiutarli ad affrontare il loro disagio. Al di là dello schermo del cellulare, un team di psicologi qualificati è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ascoltare, aiutare e indirizzare chi vive un momento difficile. Un approccio espressamente ‘caldo’ e umano, per contrastare quella che è stata definita una vera e propria epidemia ‘invisibile’: il disagio giovanile. Un fenomeno che riguarda 8 ragazzi su 10 tra i 14 e i 18 anni, stando ai dati forniti dalla Società italiana di pediatria, che può manifestarsi in varie forme che vanno dalla depressione all’apatia, dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti a disturbi alimentari e che nel 15% dei casi può sfociare in gesti di autolesionismo. Dati impressionanti che confermano l’importanza di strumenti come App to Young, in grado di creare dei canali di comunicazione più immediati tra i giovani che soffrono di un qualsiasi disagio emotivo e che spesso hanno difficoltà a comunicarlo.
App to Young si può scaricare gratuitamente da Google Play e da Apple Store, si installa in pochi secondi e occupa pochissima memoria. Dopo una veloce registrazione al servizio (con un nick name), agli utenti viene proposto un questionario sviluppato dal team di Neuropsichiatria infantile del Bambino Gesù, che serve a delinearne il profilo e a recepire immediatamente le esigenze. Una volta completato il questionario, l’utente ha due possibilità: può contattare direttamente il numero verde del Centro di ascolto dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, attivo 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, per parlare con uno psicologo. Oppure può scegliere di accedere alla Chat peer-to-peer, per confrontarsi con suo coetaneo (monitorato in diretta da uno psicologo qualificato), che saprà ascoltarlo e consigliarlo con la sensibilità che solo un ragazzo può avere nei confronti di un altro ragazzo. La Chat line è a disposizione degli utenti dal lunedì al venerdì e la domenica sera. I giovani che rispondono in chat fanno parte del gruppo Youngle, servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling sui social network rivolto a e gestito da adolescenti, promosso dal Comune di Firenze. App to Young è uno strumento utile anche per genitori, insegnanti o amici grazie alla funzione ‘Voglio parlare di qualcuno’, che permette di chiedere consiglio anche per un amico, un figlio o uno studente che magari non ha la forza o la possibilità di chiedere aiuto direttamente. Per qualsiasi ulteriore informazione è comunque a disposizione di tutti il sito web del servizio www.apptoyoung.it.