Profughi in Bosnia. Luca Milani (Presidente del Consiglio comunale): “Un disastro umanitario che non trova grande eco mediatico”

“Il dottor Pietro Bartòlo ha portato una testimonianza importante, ha posto l’attenzione sulla rotta dei Balcani, il resto è solo propaganda”

“Lo Stato della Virginia, negli Stati Uniti, ha concluso l’iter parlamentare per l’abolizione della pena di morte e manca solo il via libera, già annunciato, del Governatore perché il provvedimento diventi legge. La notizia – ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – è stata festeggiata dal Comune di Firenze con l’illuminazione di verde delle sei porte storiche della città. Ringrazio il Sindaco di Firenze Dario Nardella per questa attenzione. La Virginia è lo Stato che detiene il record di esecuzioni nel mondo.

Questa è Firenze, la città dove il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo abolì la pena capitale nel 1786, e che vuole continuare a tenere accesi i riflettori finché la condanna a morte venga abolita in tutto il mondo. Allo stesso modo Firenze – prosegue il preside Luca Milani – non può non accendere i riflettori sulla vicenda dei profughi in Bosnia.

La storia dei profughi in Bosnia è una storia che non trova grande eco mediatico, forse per la vergogna di noi europei. C’è un campo, quello di Lipa, che accoglieva tremila migranti, che è stato distrutto da un incendio, lo scorso 23 dicembre, prima della chiusura prevista, per lavori.

Il trasferimento nel campo di Bira è stato bloccato dalla protesta degli abitanti.

La situazione, già precaria, rischia di trasformarsi in una tragedia umanitaria per il freddo, la mancanza delle condizioni minime per la sopravvivenza, i continui trasferimenti a piedi da un campo all’altro.

La Caritas riferisce che le 1200 persone ospitate prima della chiusura erano finite per strada, senza una sistemazione alternativa. I tentativi di aprire altri campi è fallito per le proteste dei cittadini e delle autorità locali. Alla fine la soluzione è stata la riapertura del campo di Lipa che, tuttavia, non ha le condizioni necessarie, è sprovvisto di elettricità, acqua potabile, riscaldamento.

La situazione dei migranti nel campo, e più in generale in tutta la regione della Bosnia Erzegovina, è inaccettabile. Siamo di fronte ad un disastro umanitario e la Bosnia Erzegovina – continua il presidente Luca Milani – rischia davvero di diventare, per la seconda volta, una vergogna per l’Europa.

Il dottor Pietro Bartòlo, da noi in Toscana si direbbe Bartolo, parlamentare europeo è stato recentemente in ispezione in quelle zone al confine tra Croazia e Bosnia.

Medico di Lampedusa, responsabile per tanti anni delle prime visite e cure dei migranti che arrivano dal mare, ne ha viste di tutti i colori e la sua testimonianza è stata, ad ogni racconto, come una scossa alla coscienza di chi ascolta.

Adesso ha portato l’attenzione anche su un’altra rotta, quella dei Balcani.

Abbiamo la necessità di ascoltare la testimonianza di chi ha qualcosa da dire e da insegnare. Abbiamo bisogno di parole capaci di scaldarci i cuori, di riconoscerci tutti quanti più vicini e più umani, abbiamo bisogno di riscoprirci fratelli e di provare compassione e cioè quel sentimento di partecipazione alle sofferenze degli altri.

Di questo – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – abbiamo bisogno, il resto è solo propaganda”. (s.spa.)

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