“Interessa i residenti nelle zone di Sorgane, il Sodo, il Poggetto, Via Massaia, Via Niccolò da Tolentino, le zone collinari di Careggi ed altre ancora”
“Con la bocciatura di oggi in Commissione ambiente della nostra mozione – dichiarano i consiglieri del M5S – la maggioranza di Palazzo Vecchio non ha ritenuto opportuno considerare le proposte dei cittadini interessati dal provvedimento di raccolta porta a porta in ordine di:
- rivalutazione delle singole zone per il posizionamento e l'utilizzo dei cassonetti smart;
- assegnazione anche ai destinatari del "porta a porta" della chiavetta A-Pass con libertà di scelta da parte del cittadino di come e dove conferire i rifiuti;
- individuazione di nuove aree dove installare piccole isole ecologiche con cassonetti a riconoscimento utente;
- attuazione di un piano per il contrasto all'abbandono dei rifiuti;
- verifica capillare delle utenze Tari in relazione agli appartamenti abitati;
- possibilità di un confronto con i cittadini residenti nelle zone oggetto di protesta per trovare ulteriori disponibilità alla libera scelta nella raccolta differenziata;
Come ribadito in commissione e nella narrativa dell’atto – dichiara il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi – abbiamo cercato di far presente che la giustificazione per l’eventuale aumento dei costi conseguente all’accoglimento delle proposte non regge in quanto chi svolge un servizio “essenziale” per la collettività non deve imporre una scelta, se mai la propone e laddove non fosse condivisa dai cittadini chi amministra dovrebbe avere il compito di ridiscuterla.
Inoltre il successo dichiarato dall’amministrazione non trova riscontro oggettivo almeno fino a quanto tutto il territorio cittadino sarà interessato dal progetto Firenze città Circolare.
Per noi – concludono i consiglieri De Blasi, Masi, Spennati, Rossi Romanelli e Cipolli – la maggioranza oggi ha perso l’occasione di dare risalto alla voce di quei cittadini che vivendo in zone ad alta densità abitativa, non riusciranno purtroppo a stare dietro ai programmi di Alia perché costretti a vivere in un ambiente domestico malsano dal punto di vista sanitario conseguente alla permanenza di rifiuti maleodoranti e in decomposizione all’interno della propria abitazione”. (s.spa.)