“Valutazioni pubbliche negative sui risultati di qualità, dalle perdite idriche alle interruzioni del servizio, dalla qualità dell’acqua erogata a quella depurata, per la comunicazione, appuntamenti, preventivazione, pronto intervento, e sportelli”
“Lunedì porterò una mozione all'attenzione del Consiglio comunale, richiedendo per la presentazione la sottoscrizione dei capigruppo, e ho già l'adesione di Firenze Riparte a Sinistra. Richiedo che la discussione e l’approvazione della proroga a Publiacqua passi dal Consiglio comunale, così come qualsiasi atto relativo a variazioni o decisioni future sulla gestione del servizio idrico integrato. La convenzione con Publiacqua scadrà il 31/12/2021 – aggiunge Miriam Amato, consigliera di Potere al Popolo – e la proroga è all'ordine dei lavori della prossima Assemblea dell'Autorità Idrica Toscana, ma alcuni comuni si stanno già opponendo e alcuni Consigli Comunali, grazie ai propri Sindaci, si sono potuti esprimere nel merito. L'ATO3 Medio Valdarno – Firenze, Prato, Pistoia e alcuni comuni aretini – aveva concesso a Publiacqua S.P.A. la gestione del servizio idrico integrato dal 1° gennaio 2002 e allora tale convenzione fu discussa e approvata dai Consigli di ogni Comune appartenente all’ATO3 Medio Valdarno: quindi ogni eventuale proroga o nuova concessione – prosegue Amato – deve passare dai rispettivi Consigli comunali. E visto che si parla di ripubblicizzazione, richiederò che il servizio idrico e quindi la gestione dell’acqua siano affidati ad aziende afferenti al diritto pubblico, come le aziende speciali o consortili, per evitare altre speculazioni sull'acqua e nel rispetto del Referendum del 2011, cosa che invece non è garantita dalla Holding che è una S.P.A. Inoltre nella mozione che presenterò – sottolinea la consigliera – riporto elementi di valutazione, finora ignorati nella proposta di proroga, cioè l’esito della valutazione per l’anno 2017 relativo a Publiacqua, che colloca il gestore della Conferenza Territoriale n. 3 in fasce negative per cinque dei sei macroindicatori stabiliti: per perdite idriche, interruzioni del servizio, qualità dell’acqua erogata, adeguatezza del sistema fognario, qualità dell’acqua depurata. Inoltre la valutazione sui risultati di qualità contrattuale (RQSII) colloca Publiacqua in posizioni negative relativamente a comunicazione, appuntamenti, preventivazione, pronto intervento, sportelli, in base a quanto previsto dalla Carta dei Servizi e dal Disciplinare Tecnico, così che Publiacqua è chiamata a pagare penali per 1.661.792 euro. Inoltre durante il 2017 Arpart ha effettuato numerose ispezioni anche verso gli impianti di Publiacqua, che risultano fra le situazioni più critiche, e l'azienda è stata multata ben nove volte. Tutti questi sono elementi fondamentali di valutazione per l' eventuale proroga e ad oggi non citati finora” conclude la consigliera Amato. (s.spa.)