Queste le dichiarazioni delle consigliere del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi e Adriana Alberici e del capogruppo Tommaso Grassi
"Nell'aprile del 2018 si sarebbe dovuta fare una prima verifica dopo un anno e mezzo dall'approvazione del Regolamento sulla gestione condivisa dei Beni Comuni e invece solo il 7 febbraio del 2019 è stato emanato un avviso pubblico per la raccolta delle proposte di collaborazione. Invece di istituire l’Ufficio per l’Amministrazione condivisa, come previsto dal Regolamento, l’amministrazione comunale affida le proposte delle cittadine e dei cittadini attivi per l’attivazione dei patti di collaborazione agli Sportelli-Urp dei quartieri che già dovranno occuparsi di una molteplicità di questioni: reclami, segnalazioni, sicurezza e decoro urbano e tutto ciò che riguarda un Urp."
"L’importanza di avere l’Ufficio dell’Amministrazione condivisa, consisteva nell'avere un luogo appositamente dedicato e con personale formato che, oltre a raccogliere le proposte di collaborazione, doveva fungere da raccordo tra le varie esperienze, dialogare con altre amministrazioni già attive su questi temi, fare rete tra associazioni e singoli cittadini per confrontarsi, far crescere e diffondere le esperienze, svilupparle, migliorarle e doveva avvalersi della collaborazione di un tavolo di monitoraggio composto dai soggetti coinvolti, dei quartieri territorialmente interessati per seguire il lavoro e i risultati dei patti di collaborazione. Purtroppo arriveremo alla fine della consiliatura senza aver potuto valutare se lo strumento messo in campo potrà funzionare e se sarà davvero idoneo per raggiungere l’obiettivo per cui è stato creato e cioè creare comunità e benessere, ma perché questo avvenga bisogna prima di tutto crederci". (fdr)