Torselli e Xekalos: “A dirlo non siamo noi, ma i cittadini di Firenze”
“Un commento alla relazione di fine mandato del sindaco? Semplice: Dario Nardella è stato il peggior sindaco che Firenze abbia mai conosciuto. A dirlo non siamo noi, sarebbe fin troppo facile farlo dai banchi dell’opposizione, ma i cittadini di Firenze. Per questo, abbiamo scelto di portare in consiglio comunale la voce di tutti quei cittadini che, dal 2014 ad oggi, hanno avuto modo di sperimentare sulla propria pelle il fallimento delle politiche di Dario Nardella e del Partito Democratico”. Questa la replica alla relazione del sindaco dei consiglieri Francesco Torselli ed Arianna Xekalos, di Fratelli d’Italia-Firenze in Movimento.
“Mentre Nardella ci racconta dei miglioramenti della refezione scolastica – hanno detto Torselli e Xekalos – noi abbiamo portato in aula la voce di Monica, mamma di Coverciano, che racconta di ‘una crostata che sembra una pizza bruciata, 5 piccoli ravioli in un piatto, 3 pezzettini di pollo e cibi neppure conditi’; mentre il sindaco parla di riqualificazione del sistema della periferie, abbiamo ascoltato Roberto, che ci dice che ‘un giorno si e uno no, ci arriva la segnalazione di un furto’; Francesca, che definisce ‘frustrante dover ammettere che le stesse persone possono commettere negli stessi luoghi, gli stessi crimini’ e Teresa, commerciante dell’Isolotto, che confida: ‘ho avuto paura di morire. Non volevo più venire a lavoro, ma mi sono fatta coraggio, non volendo mandare all’aria i sacrifici fatti’”.
“Il sindaco – proseguono i due consiglieri comunali - si vanta di aver potenziato le azioni a sostegno di anziani e minori, ma Daniela non la pensa come lui: ‘Io e mio figlio sfrattati e senza un soldo, lui studia alla luce delle candele’. Per non parlare del superamento del campo rom del Poderaccio, altro vanto di cui va fiero il primo cittadino, ma che non convince, né Armando: ‘aveva detto che l’avrebbe chiuso dopo la morte di Duccio Dini, ma in realtà si sono spostati lì dietro’, né Lorenzo, che 15 giorni fa ha raccontato come ‘un abitante del Poderaccio ha causato un incidente scappando da un furto, era ubriaco e senza patente”.
“Ci chiediamo – aggiungono Torselli e Xekalos – con che faccia il sindaco parli di piazze riqualificate: piazza Dalmazia, piazza dei Ciompi, piazza della Stazione… Paola, da piazza Dalmazia, ricorda a Nardella come ‘per andare da una parte all’altra della piazza, a piedi, si impiegano 8 minuti’; Lorenzo, invece, commenta così piazza della Stazione: ’94 pali e borchie metalliche dappertutto: ma l’amministrazione comunale parla di decoro urbano solo con noi commercianti?’. E la situazione non è certo migliore all’interno delle biblioteche cittadine, ‘potenziate’ secondo Nardella, ma descritte così da Gianni e Andrea, conoscitori delle Oblate: ‘ho soccorso personalmente 5 persone in overdose nei bagni al piano terra; qui entrano tutti… ci offendono, ci minacciano, ci sputano, lui è stato anche aggredito con un coltello…”.
“Ma tra chi contraddice Dario Nardella – concludono i due esponenti di centrodestra – c’è anche Dario Nardella! Già, perché non ci potevamo esimere dal ricordare come lo stesso sindaco, arrivando a Palazzo Vecchio 5 anni fa, avesse parlato del nuovo stadio come ‘motivo di orgoglio per la città, in grado di offrire nuove opportunità di lavoro’ e di raccolta differenziata che ‘raggiungerà il 70% entro il 2019’. La percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto a malapena il 54%, il nuovo stadio… Beh, dopo il 26 maggio, il cittadino Dario Nardella avrà tutto il tempo di osservare l’avanzamento dei cantieri (se mai ci saranno)”. (fdr)