Renzo Pampaloni (Presidente Commissione urbanistica): “La legge urbanistica regionale sul governo del territorio costituisce tuttora un modello in Italia”

La replica a Sinistra Progetto Comune

“Da SPC un atto strumentale. La legge urbanistica regionale sul governo del territorio – ricorda il presidente della Commissione urbanistica e patrimonio Renzo Pampaloni – costituisce tuttora un modello in Italia per una pianificazione urbanistica e non viene compromessa dalle modifiche recentemente approvate dal Consiglio Regionale.
In Commissione urbanistica – aggiunge Pampaloni – è stata respinta, dal PD, una risoluzione di SPC che chiedeva di compiere ogni atto affinché le modifiche introdotte legge urbanistica regionale aggiornata fossero il meno possibile applicate a livello comunale. Nell’atto si dice che la legge modificata andrebbe in direzione di svuotare la Regione delle proprie prerogative lasciando il Comune alla mercé dei privati. In realtà, nelle modifiche non c’è niente di tutto questo: l’unica modifica sostanziale sugli strumenti del territorio riguarda l’art.8 che dà facoltà ai Comuni di estendere la validità del Piano Operativo da 3 a 5 anni per consentire ai Comuni di avere più tempo per realizzare le previsioni contenute nei propri Piani operativi, secondo i principi della l.r. 65/2014 ed in conformità al PIT con valore di Piano Paesaggistico.
La legge approvata in Consiglio Regionale – prosegue il presidente Pampaloni – è sostanzialmente un aggiornamento dovuto al recepimento delle modifiche apportate dal decreto semplificazione votato dall’attuale maggioranza governativa e dalla sentenza 2/2021 della Corte Costituzionale, peraltro già recepita negli strumenti del Comune di Firenze. La legge Marson rappresenta per tutti noi un punto di riferimento e le modifiche non intaccano i suoi principi fondanti tra cui i volumi zero, la riqualificazione, la rigenerazione urbana e la tutela delle aree agricole, principi che restano immutati. Ricordiamo, tra l’altro, che la legge ha avuto dalla sua nascita numerose modifiche legate ad aggiornamenti normativi (di carattere nazionale essendo l’urbanistica materia concorrente) fisiologici. Tra le norme di carattere nazionale di adeguamento al testo unico sull’edilizia (dpr 380/2001) segnaliamo le deroghe introdotte sulle tolleranze e sulle volumetrie per interventi di risparmio energetico, interventi che in molti casi sarebbero stati difficilmente applicabili con le norme esistenti. Si va quindi nella direzione di confermare la tutela del nostro territorio – conclude il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – cercando contemporaneamente di inserire quelle piccole modifiche in grado però di rendere più efficiente e sostenibile il parco degli edifici esistenti in Toscana”. (s.spa.)

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