Renzo Pampaloni (Presidente Commissione Urbanistica): “Nasce all’ex caserma dei Lupi di Toscana il nuovo quartiere sostenibile della città futura”

L’approvazione del Piano Particolareggiato dell’ex Caserma Gonzaga - Lupi di Toscana rappresenta un traguardo storico non solo per il Quartiere 4 ma anche per tutto il settore sud-ovest della città e direi dell’intera area metropolitana fiorentina. Un nuovo Quartiere – spiega il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – nascerà tra Via di Scandicci e Viale Nenni incentrato su 4 pilastri: partecipazione, recupero di volumi dismessi, edilizia residenziale pubblica e sostenibilità ambientale.

1. Partecipazione: la variante e il Piano sono basati sul percorso partecipativo “Non case ma città 2.0” il cui titolo riprende il celebre motto con il quale il sindaco di Firenze Giorgio la Pira inaugurò nel 1954 il villaggio dell’Isolotto, primo programma di edilizia sociale del Novecento a Firenze. Il percorso partecipativo ha visto il coinvolgimento di oltre 500 cittadini nella fase di ascolto e trekking urbano ed oltre 160 bambini nei laboratori didattici del Quartiere 4 e del Comune di Scandicci. Tutti potranno verificare che molte delle priorità segnalate nel percorso partecipativo sono state recepite all'interno del Piano.

2. Recupero di volumi dismessi: l’area della ex Caserma sarà completamente ripensata. L’intervento andrà a ridurre la superficie impermeabilizzata oggi occupata dalla Caserma, che verrà smantellata ad esclusione della palazzina di comando e delle due palazzine adiacenti.

3. Incremento dell’edilizia residenziale pubblica: il costruito sarà quasi esclusivamente destinato ad edilizia residenziale pubblica: oltre 36.000 mq corrispondenti a circa 400 appartamenti. Una scelta coraggiosa che dimostra grande attenzione alle esigenze abitative delle fasce di popolazione che non sono in grado di attingere al libero mercato.

4. Sostenibilità ambientale: il nuovo quartiere sarà immerso in una vasta area a verde di oltre 50 ettari. Un progetto che pone particolare attenzione agli di spazi per la mobilità sostenibile (con un’ampia rete di percorsi ciclo-pedonali connessi ad una colonna vertebrale rappresentata dal viale centrale che ricorda il vecchio Viale dei Bambini e di un nuovo sistema di trasporto pubblico completamente sostenibile in grado di collegare la fermata della Linea 1 e i poli ospedalieri al margine Sud. Sarà il primo quartiere progettato sulle priorità degli abitanti emerse nella fase post-Covid ovvero con grande attenzione ai servizi di prossimità, un quartiere disegnato sul principio della città a 15 minuti. A tale scopo la palazzina di comando e le due palazzine adiacenti saranno destinate a servizi scolastici (con la realizzazione di un centro educativo integrato 0-6 costituito da un nido a tempo lungo o flessibile e da una scuola per l’infanzia in grado di ospitare 125 bambini), servizi culturali (con una attenzione particolare ai servizi per adolescenti tra cui auditorium, sala cinema, sala prove musicali e teatrali, sale polivalenti, biblioteca) e servizi sanitari alla persona che andranno a costituire il sistema di prossimità integrato al vicino polo ospedaliero Torregalli/Don Gnocchi, con spazi inclusivi per la disabilità, all’attività motoria e sportiva).

Un progetto ambizioso – aggiunge il presidente Renzo Pampaloni – ma concreto, come testimoniano i finanziamenti già intercettati sia per i primi due lotti che consentiranno di riqualificare l’ex Palazzina di comando e realizzare le prime residenze destinate a social housing (fondi PINQUA per oltre 30 milioni di euro), che per la riqualificazione del Parco Esteso sul lato Nord del comparto (fondi REACT).

Una operazione di regia completamente pubblica che ripercorre a livello simbolico quella fatta negli anni ‘60 col sindaco La Pira e che qui viene riproposta in chiave attualizzata, e arricchita da un lungo percorso partecipativo durata mesi e iniziato nell’Aprile 2016 che ha consentito di percepire le esigenze del territorio e di far emergere le priorità da centrare. Un progetto basato su 4 pilastri: partecipazione, recupero di volumi dismessi, incremento di edilizia residenziale pubblica e sostenibilità ambientale, che sono i 4 pilastri su cui l’Amministrazione – conclude il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – dovrà ribadire, con sempre maggior forza, anche nel prossimo Piano Operativo”.

Siamo molto soddisfatti per questa approvazione che arriva dopo un lungo, ma necessario percorso di partecipazione dal basso. Il Quartiere 4 – sottolinea il presidente Mirko Dormentoni – ha posto alcuni temi in sede di espressione di parere per rafforzare ulteriormente obiettivi già presenti nel piano: parco urbano come elemento fondamentale, ordinatore, mobilità sostenibile spinta al massimo delle possibilità, orti urbani, collegamenti pedonali e ciclabili con il contesto e con il territorio di Scandicci verso la Greve, edilizia sociale per andare incontro ai bisogni delle famiglie e degli anziani più in difficoltà, nuovi servizi pubblici (educativi, sociali, spazi per i ragazzi) per il nuovo rione che si va a costituire, ma anche funzioni culturali di livello metropolitano. Siamo certi – conclude il presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni – che questo nuovo pezzo di città risponderà bene alle parole chiave che negli ultimi anni, a maggior ragione con la pandemia, stiamo affermando insieme all'amministrazione comunale: prossimità, sostenibilità, comunità”. (s.spa.)

Lupi di Toscana
Scroll to top of the page