Replica a Silvia Noferi (M5S), Grassi: "Lasciata sola dalla sua capogruppo e dal suo Movimento. Non accettiamo lezioni su come si fa politica, tanto meno da lei"

"La nostra nota meritava una replica non stizzita ma politica"

Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi

"Di ridicolo rimarrà della giornata di ieri soltanto il voto della Consigliera Noferi sul bilancio. Dopo 5 anni dovrebbe aver compreso che il bilancio di un Comune lo si vota a favore se si è in maggioranza, si vota contro se si è all'opposizione e ci si astiene quando non si sa che pesci prendere. Se avesse letto con attenzione il nostro primo comunicato stampa avrebbe potuto leggere già la risposta ai suoi interrogativi. Perché abbiamo votato contro nonostante l'emendamento dell'ultimo secondo? Perché se ci dobbiamo esprimere con un voto su un atto che non condividiamo già per la maggior parte, questo è scontato, se invece dobbiamo intervenire a commentare le sole modifiche abbiamo bisogno di leggere anche gli atti dell'ultimo secondo. Sarà chiaro adesso per la Consigliera Noferi?". 

"Non accettiamo certo lezioni di come si fa politica, tanto meno da lei. Casomai, se mai volesse, potremmo dargliene noi anche di come si svolge il ruolo di VicePresidente. Rimangono da chiarire due elementi della nota stizzita della esponente del M5S: il primo che constatiamo come sia stata lasciata sola dalla sua capogruppo e dal suo Movimento, che non hanno alzato un dito per difenderla. L'altro che fare molti emendamenti non è ostruzionismo, bastava leggerseli per comprendere come fossero proposte migliorative di un testo che infatti non abbiamo bocciato ma che con l'astensione abbiamo giudicato. Piuttosto, lei che non ha mai presentato un emendamento ci chiediamo perché si sia astenuta. Se non aveva alcun rilievo, allora condivideva il contenuto, oppure non ha voluto sudare troppo impegnandosi a scrivere le modifiche? Oppure ancor peggio non sa da che parte si inizia per la presentazione di una proposta alternativa?".

"Ormai sistematicamente ogni volta che viene attaccata si rifugia dietro l'aurea di essere partito nazionale di governo, dimenticandosi che in Consiglio comunale uno vale uno, come una volta diceva anche il Movimento, indipendentemente dal ruolo che il proprio soggetto politico ha in altre sedi. Comprendiamo infine che la consigliera Noferi sia rimasta sorpresa che da consiglieri comunali abbiamo accettato un incontro col sindaco Nardella, e capiamo la difficoltà di comprendere una tale scelta da parte di chi è esponente di un movimento che siede e governa un Paese insieme alla Lega e a Salvini. Noi a differenza sua non siamo contenti se a rimetterci, a causa di scaramucce tra politici e di vendette contro qualcuno, sono le cittadine e i cittadini di Firenze, e neppure esulteremo se la città dovesse andare in mano alle destre e alla Lega. L'impegno nostro è certo per una alternativa, ma che sappia governare, con criterio e competenza, un territorio complesso come Firenze". (fdr)

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