Su richiesta del consigliere Lorenzo Masi, il Presidente di Montedomini Luigi Paccosi ha organizzato una visita alla Loggia del Bigallo, con la presenza anche di Roberto De Blasi e Nicola Armentano, per mostrare lo stato dei lavori di restauro dell’antica e preziosa opera e le ragioni dei lavori in essere.
“Il Presidente Paccosi – spiega il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – ha introdotto la visita spiegando che proprio al fine di rendere partecipi più cittadini possibili al ripristino di questo patrimonio collettivo, sono state organizzate delle visite (a numero limitato vista la delicatezza della struttura) aperte a quanti si prenoteranno. Le visite ai cittadini ‘scoprendo il Bigallo’ sono iniziate nel dicembre 2019, interrotte per causa Covid nel marzo 2020. L’intervento di restauro, che non è a carico delle casse pubbliche, è stato interamente finanziato grazie ad un operazione commerciale. Il Prof. Giovanni Tenucci ci ha sapientemente raccontato la storia dei luoghi con aneddoti eccezionali e ci ha illustrato i lavori che riporteranno alla luce una struttura del XIV secolo, oltre che con le tecniche più avanzate di restauro, anche utilizzando moderne tecniche di video-mapping per ricreare l’effetto dei colori originali delle opere in pietra serena, che con delle pareti di vetro saranno visibili a chiunque camminerà nella piazza del Duomo. Il valore di questa importante operazione culturale – aggiunge il consigliere Lorenzo Masi – risiede non solo nel fatto che la Loggia del Bigallo contiene straordinarie opere d’arte - come ad esempio la più antica veduta della città dove compare il Battistero ma non ancora la Cupola del Duomo, nella splendida Madonna della Misericordia della scuola di Bernardo Daddi –, ma anche perché fu un modello molto avanzato di gestione della solidarietà nei confronti degli strati più deboli e fragili della popolazione di Firenze, un esempio del passato che potrà illuminarci ancora sul nostro presente e sul nostro futuro”.
“Le visite al cantiere ripartono, dopo il periodo Covid che aveva fermato anche l’intervento di riqualificazione, finanziato da sponsor tecnici e quindi senza intaccare le casse pubbliche. Adesso finalmente è un momento di ripartenza sotto ogni punto di vista. L’intervento punta a restituire alla cittadinanza un luogo prezioso grazie a un profondo restyling che coinvolgerà sia la parte esterna che interna con lavorazioni complesse così come richiesto dalla Soprintendenza. La nuova loggia sarà un vero gioiello e sarà il vero ‘cuore di Firenze’. Un progetto atteso che ha avuto uno stop forzato imposto dalla pandemia ma che permetterà una rivisitazione degli spazi in modo da renderli nuovamente e modernamente fruibili in toto al pubblico”, aggiunge il capogruppo PD Nicola Armentano. (sa.ca. - s.spa.)